Questo sito è ottimizzato
per Internet Explorer.

(c) Ideazione.com 2008
Direttore responsabile: Barbara Mennitti
aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
Redazione: piazza Sant'Andrea della Valle, 6 - 00186 Roma
Tel: 0668135132 - 066872777 - Fax: 0668135134
Email: redazione@ideazione.com

[30 apr 08]
Marco Casella: l’importanza della politica estera

Con la caduta dei muri si sono aperte le frontiere e demilitarizzati i confini. Ed anche le funzioni degli Stati hanno subito una radicale trasformazione. Se prima era fondamentale pattugliare e presidiare il territorio, dialogando con gli “amici-nemici” sulla base delle dinamiche militari, oggi tutto questo è stato sostituito dalla diplomazia e dagli accordi uni-plurilaterali di carattere essenzialmente commerciale. Silvio Berlusconi entro la prossima settimana nominerà la nuova squadra di governo. Sono ancora molti i tasselli da collocare per dare finalmente corpo al puzzle, ma uno è stato incollato sulla tavola già da tempo: si tratta di Franco Frattini alla Farnesina. Un’ipotesi che oltre a dare continuità col precedente governo Berlusconi, punta soprattutto sulla notevole esperienza maturata negli ambienti istituzionali europei, alla luce dell’incarico maturato sino al mese scorso come vice presidente della Commissione. Vuoi per difficoltà economiche, vuoi per disinteresse, i giovani oggi sembrano più attratti dalle vicende interne ai confini italiani rispetto alla carriera diplomatica o comunque ai rapporti internazionali. Marco Casella, invece, rappresenta l’opposto. Dopo anni trascorsi come ghostwriter a Palazzo Chigi, ha dato una sterzata alla sua vita ed al suo impegno politico, andando a rappresentare l’Italia all’interno dell’International Young Democrat Union (Iydu), il network che raccoglie i movimenti giovanili di centrodestra sparsi nel mondo e del quale è diventato vicepresidente.  
 
Si parla tanto di giovani, merito, politica. Cosa vuol dire impegnarsi nei rapporti internazionali?
Innanzitutto conoscere mondi diversi dal nostro per avere sistemi di comparazione concreti. Faccio alcuni esempi: negli altri Paesi occidentali, Stati Uniti e Gran Bretagna in primis, la questione generazionale, cioè valutare i giovani non tanto in base ai loro bisogni quanto in relazione ai propri meriti, è già stata archiviata con successo. Anche in Francia ed in Spagna, dove si è votato recentemente, i giovani hanno avuto la possibilità di essere messi alla prova. Per chi, come me, frequenta spesso contesti internazionali è, purtroppo, facile riconoscere i limiti della politica nostrana nella scelta di criteri di selezione della classe dirigente. Sono convinto che il vento di cambiamento voluto dagli italiani spingerà i leader del Popolo della libertà ad adottare metodi più meritocratici, a cominciare dalla composizione dei futuri organigrammi dirigenziali del partito unitario del centrodestra.

Come viene giudicata l'Italia dai movimenti giovanili internazionali?
A differenza di molti posso garantire che non esiste alcun pregiudizio anti-italiano. Anzi, quando lavoriamo bene, i nostri risultati vengono apprezzati anche all’estero. Ovviamente, se la politica italiana, ed in questo neppure Forza Italia e l’ex Casa della libertà sono esenti da colpe, considera gli impegni e le attività internazionali un disturbo inutile che non porta voti allora il nostro provincialismo emerge in modo tale da apparire evidente all’estero. Sovente mi è capitato di incontrare ai congressi internazionali alcuni colleghi connazionali incapaci di esprimersi in inglese. Quando ho avuto la responsabilità dell’ufficio esteri di Forza Italia Giovani ho posto la conoscenza delle lingue, dell’inglese almeno, come fattore discriminante per la partecipazione alle nostre missioni.

Quali sono le priorità a cui il futuro ministro degli esteri dovrà porre maggiore attenzione?
Premettendo che il nuovo ministro degli Affari Esteri, soprattutto se sarà Franco Frattini, non ha bisogno dei miei consigli, ritengo la lotta al terrorismo, il rafforzamento delle relazioni atlantiche Usa-Ue, una migliore definizione delle nostre missioni internazionali, una spinta ad una partnership europea in chiave energetica gli obiettivi da raggiungere per aumentare il prestigio ed il peso specifico dell’Italia nel mondo.

Ed invece eventuali "tranelli" da evitare? 
Bisogna evitare di considerare la globalizzazione un demone da cui fuggire. Resto convinto che il libero mercato e la concorrenza siano fenomeni economici così contagiosi da contenere in sé anche gli strumenti correttivi delle proprie disfunzioni. Non dobbiamo negare i tanti aspetti positivi introdotti dalla globalizzazione nei Paesi in via di sviluppo, come, ad esempio, l’utilizzo delle nuove tecnologie.

Se esiste, qual è il segreto per essere un buon interlocutore internazionale ma soprattutto per essere considerati autorevoli e credibili?
Non credo esistano segreti particolari. Occorrono, semmai, due virtù fondamentali. La prima: far coincidere gli interessi dell’Italia, o del centrodestra italiano, con quelli dei nostri maggiori partner internazionali. La seconda: mantenere la parola data. E’ cruciale per conquistare il rispetto di tutti. Così Forza Italia Giovani è riuscito ad essere l’unico movimento giovanile europeo ad avere membri eletti in tutti i board internazionali di centrodestra. Una punta di orgoglio: siamo proprio gli unici in Europa.

Il movimento giovanile del Pdl sarà rappresentato in maniera unitaria oppure, per quanto riguarda la presenza internazionale, sarà ancora diviso tra giovani liberali, giovani popolari e giovani conservatori?
Il movimento giovanile del Pdl seguirà la scia tracciata dal mother-party, nelle forme organizzative e nei progetti politici. Con alcune distinzioni riconducibili, ovviamente, alle distanze anagrafiche. A livello internazionale riusciremo a sintetizzare in azione politica le diverse anime del centrodestra giovanile. Anche in Fig e nei movimenti degli altri Paesi è stato ed è così. Mi rallegra sapere di rappresentare una struttura ancora più forte di Forza Italia poiché il Pdl sarà uno dei maggiori, se non il maggiore, tra i partiti europei. Questo ci aiuterà a vincere le sfide future e a valorizzare nel miglior modo possibile gli interessi dell’Italia.

 

vai all'indice delle interviste


Le riflessioni di un filosofo
sul mondo che cambia.

_____________

Un occhio indiscreto e dissacrante nei Palazzi del potere.
_____________

_____________
IL POST

I migliori post del giorno selezionati dai blog di Ideazione.

_____________
IDEAZIONE DOSSIER
Analisi, approfondimenti
e reportage.

IDEAZIONE VINTAGE
Il meglio dei primi quattordici anni della rivista bimestrale.
_____________
I BLOG DI IDEAZIONE

---

---

---

---



La scelta di Pierferdinando
di Daniele Capezzone



La guerra
del fumo

di Pierluigi Mennitti



La lezione
di Guido Carli

di Massimo Lo Cicero



Com'è difficile essere donna
di Barbara Mennitti



Cannes si ricorda del pubblico
di Domenico Naso



Marco Casella, l'importanza della politica estera
di Stefano Caliciuri