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[29 mag 08]

Meno pilu pi tutti. Ma proprio tutti

Dev’essere dura la vita del pubblicitario. Milioni di prodotti quasi uguali, distinti da impercettibili differenze, piccolissime innovazioni. E loro, i pubblicitari, che devono cercare di convincere consumatori ormai assuefatti che proprio quel prodotto cambierà la loro vita. E magari devono colpire l’attenzione del telespettatore proprio mentre questo si appresta a cambiare canale, sta facendo zapping fra una rete e l’altra, o si sta alzando per prendersi un bicchiere d’acqua. E’ un lavoro duro, ma bisogna dire che quelli dell’agenzia londinese DDB ci sono riusciti in pieno. Visto che qualche sera fa, durante un pigro zapping, siamo rimasti a bocca aperta davanti alla pubblicità di un nuovo epilatore, Satinelle ice della Philips. E non certo per il prodotto.

Insomma, il primo epilatore l’abbiamo comprato venti anni fa e per quanti progressi teconologici si possano fare nel campo, un epilatore è sempre un epilatore. Strapparsi i peli dalle gambe fa male per definizione e se l’intensità del dolore diminuisce in maniera infinitesimale, non per questo diventerà un’impresa piacevole. Le donne lo sanno e dai diciott’anni in poi non ci cascano più. E infatti non è il piccolo apparecchio da tortura che colpisce l’attenzione, né il “rivoluzionario” sistema ice, che dovrebbe ridurre il dolore tramite congelamento della parte interessata. No, la rivoluzione in questa pubblicità sta altrove.

Lo spot si apre con la scena di una splendida ragazza mora, chioma fluente e micro shorts, che balla in una sala piena di specchi. La scena passa su una terrazza, scenografico tramonto arancione impossibile alle spalle, la ragazza è in posa glamour con altra gente bellissima: dunque è una modella. La ragazza inizia a informarci che non vuole prendere in giro nessuno, il suono della sua voce cavernosa ha già catalizzato la nostra attenzione, quando parte un close-up di lei in vestiti casual (si fa per dire, maglietta argentata) e capelli raccolti e già ci sta sorgendo un grosso dubbio. In effetti le gambe sono troppo lunghe, senza un filo di cellulite, muscolose... i fianchi stretti, troppo stretti, le spalle scolpite, le braccia lunghissime... “Sentirsi una donna diventa difficile quando si hanno tutti i miei peli”, ci dice lasciando intravedere il seno sodo in mezzo a una cascata di capelli. Ma...

Mentre la modella si esibisce flessuosa su un palco scintillante, la grafica ci fa sapere che “Come tutti gli uomini non sopporta il dolore”. Finalmente compare il miracoloso oggetto pubblicizzato che lui (ormai è chiaro) ha scelto proprio per le sue virtù refrigeranti. Lui/lei appena sveglio su un lettone bianco si accarezza i polpacci lisci perché ci vuole trasmettere il senso della vera bellezza. Sense and simplicity, chiosa lo spot mentre noi siamo ancora increduli incollati allo schermo. Ma all’incredulità fa subito seguito il sollievo. Meno male, è un uomo. Nessuno può chiedere a noi donne di essere così.

 

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