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[4 apr 08]

Madonna sfida il mito di Casablanca

Mettere insieme due icone della cultura pop del Ventesimo secolo non equivale automaticamente a un successo garantito. Soprattutto se le due icone sono il film Casablanca e la cantante Madonna. Sembra che miss Ciccone, infatti, voglia rilancia la propria carriera di attrice proprio interpretando il mitico ruolo che fu di Ingrid Bergman. Nella celebre pellicola di Michael Curtiz del 1942, che ormai occupa una posizione di primo piano nella storia della cinematografia mondiale, la Bergman, allora ventisettenne, viveva una tormentata e avvolgente storia d’amore con Humphrey Bogart, in un Marocco pieno di spie e intrighi all’epoca della Seconda guerra mondiale. Ora pare che Madonna voglia attualizzare il copione e trasferirlo nella Baghdad odierna, ambientando una struggente love story nell’Iraq della guerra contro Saddam.

La più grande popstar di tutti i tempi, dunque, vuole cimentarsi come attrice nel remake del film più famoso di tutti i tempi. Un incrocio pericoloso, se è vero che anche le majors americane non sono affatto convinte della bontà dell’idea. Madonna, però, ha urgente bisogno di risollevare le sue sorti di attrice, dopo il clamoroso flop di Swept Away, altro remake di Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto (1974), grande successo di Lina Wertmuller, con Giancarlo Giannini e Mariangela Melato. Critiche impietose e cinema vuoti, per un progetto al quale la cantante di origini italiane e il marito Guy Ritchie (regista del film) credevano moltissimo. Comprensibili, quindi, le titubanze dei produttori hollywoodiani, che non hanno alcuna intenzione di rischiare così tanto (in termini di denaro e di immagine) in un’idea così ambiziosa e difficile.

Ma se le remore, almeno ufficialmente, sembrano perlopiù economiche, non manca chi boccia l’idea a prescindere, criticando l’assoluta mancanza di talento cinematografico di Madonna. Naturalmente, quando una star del suo calibro si cimenta in ambiti diversi da quello di appartenenza, le critiche sono sempre dietro l’angolo. Ma, volendo essere obiettivi e scevri da ogni snobismo da cinema “puro”, miss Ciccone ha dato più volte prova di saperci fare anche nelle vesti di attrice. Da Cercasi Susan disperatamente (1985) a Evita (1996) passando per Dick Tracy (1990) e Four Rooms (1995), Madonna ha offerto prove d’attrice di buon livello, smentendo chi vedeva il suo impegno cinematografico come un’operazione commerciale fine a se stessa. Ovviamente, tra pellicole buone e dignitose e un capolavoro come Casablanca, c’è un abisso. Ma la cantante ha sempre dimostrato di volersi mettere in gioco: in venticinque anni di carriera ha lanciato mode planetarie per poi abbandonarle e percorrere nuove vie; ha inventato nuovi stili musicali, mischiando tra loro quelli già esistenti; si è sempre dimostrata, insomma, capace di aprire nuove strade. Chi segue le vicende della vulcanica Ciccone, dunque, non è sorpreso da questa ennesima sfida. Bisognerebbe spiegare a Madonna, però, che toccare il mito di Casablanca (e di Ingrid Bergman) non è roba di poco conto. In caso di fallimento le ripercussioni sulla sua carriera (forse anche quella musicale) potrebbero essere pesanti. Ma quando sei arrivata a cinquant’anni, dopo aver venduto quasi 400milioni di dischi e riempito all’inverosimile gli stadi di tutto il mondo, forse questi calcoli non li fai più. E allora, perché no, facciamola provare. In fondo non siamo curiosi di vedere Madonna nei panni (scomodi) della mitica Ilsa?

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