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Obama batte Hillary anche su Facebook
di DOMENICO NASO

[29 mag 08] Facebook è il sito internet del momento. Si tratta di un’idea molto semplice che sta conquistando milioni di persone: è un esperimento riuscitissimo di social network, con milioni di iscrizioni generate da un inarrestabile effetto domino. Chi non conosce Facebook si chiede a cosa serva, quale sia la sua funzione. Ebbene, ne ha tante, anzi non ne ha nessuna. Il social networking è, letteralmente, una rete sociale tra utenti che condividono opinioni, gusti, appartenenze politiche o geografiche. Basta cercare nell’immenso database degli iscritti per trovare una persona a noi affine, o magari qualcuno che non vediamo da anni.

Ovviamente l’idea è americana e persino i candidati alle elezioni presidenziali del prossimo novembre stanno cercando di sfruttare al massimo le potenzialità di questo strumento. Digitando “Barack Obama” nell’apposita casella di ricerca, dunque, ci si imbatte nella pagina del senatore dell’Illinois, ormai vicino alla conquista della nomination democratica. Scorrendo le informazioni che il senatore, o chi per lui, ha condiviso con gli altri utenti, si scopre ad esempio che i suoi gusti musicali sono molto variegati. Il golden boy dell’asinello spazia da Bach a Bob Dylan, da Miles Davis ai Fugees, passando per John Coltrane e Stewie Wonder. E la sua avversaria Hillary Clinton? L’ex first lady preferisce Carly Simon, i Rolling Stones e gli U2. Ma le differenze, a dire il vero, non sono soltanto musicali. Intanto va segnalata la più importante, almeno per quanto riguarda il successo riscosso dai due contendenti su Facebook: Obama più contare sull’appoggio esplicito di 850mila utenti, surclassando Clinton, ferma a poco più di 150mila. La spiegazione è piuttosto semplice: il senatore di colore è il candidato preferito dai più giovani e ovviamente la media anagrafica degli utenti di Facebook lo avvantaggia.

Ma torniamo a parlare delle curiosità che si scoprono scorrendo i profili dei due politici a stelle e strisce. E’ sorprendente, ad esempio, scoprire i programmi televisivi preferiti. Un vero e proprio scontro tra titani, verrebbe ironicamente da dire. Barack Obama segue volentieri Sportscenter, Hillary nientemeno che American Idol. Scelte da adolescenti, forse dettate dalla voglia di calamitare l’attenzione dei giovani. Il primo (e unico) punto di contatto tra i due riguarda il cinema. Ad accomunare due persone così diverse, ormai da mesi in lotta perenne per conquistare la nomination, ci pensa Casablanca, il capolavoro con Humphrey Bogart e Ingrid Bergman, indicato da entrambi come uno dei loro film preferiti. Obama aggiunge i primi due episodi del Padrino, Lawrence d’Arabia e Qualcuno volò sul nido del cuculo; Hillary è più romantica e sceglie Il Mago di Oz e La mia Africa. Anche lo scontro tra Michelle Obama (moglie di Barack) e Bill Clinton vede la netta vittoria della potenziale first lady afroamericana: 9600 “supporter” contro 4200, a dimostrazione che la scarsa popolarità dell’ex presidente non ha aiutato la corsa verso Washington di Hillary. Ma anche Michelle dimostra, nel suo profilo, di non essere certo uno spirito intellettuale e impegnato, se è vero che l’unico interesse segnalato è il Sudoku e l’ultimo libro letto Harry Potter.

Ma se sul versante democratico i profili facebook fanno trasparire uno spirito molto pop, molto più austera è la pagina di John McCain, candidato repubblicano alla Casa Bianca. Il settantunenne senatore dell’Arizona (che ha raccolto il supporto di 130mila utenti) presenta un profilo molto scarno, con pochi fronzoli e senza lasciare nulla al gossip sulla sua vita privata. Film preferiti: Viva Zapata! e Lettere da Iwo Jima, con una divertente divagazione con A qualcuno piace caldo. Programmi tv: 24 e Seinfeld, due telefilm di enorme successo. E poi poco altro: qualche video, l’agenda dei prossimi appuntamenti elettorali e l’interminabile curriculum militare. Anche stavolta i repubblicani si dimostrano meno mondani dei loro avversari. Ma al momento di recarsi alle urne, si sa, l’elettore americano sceglie il proprio candidato sulla base di altri fattori. E i gusti musicali o cinematografici, ne siamo certi, conteranno poco o niente.


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