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Chiaiano: giornata di tregua ma il governo non molla. Domani partono i carotaggi
di STEFANO CALICIURI

[26 mag 08] Ventiquattro ore di pausa di riflessione per stemperare gli animi. E’ quanto è stato concordato ieri a Napoli tra Guido Bertolaso, sottosegretario straordinario all’Emergenza rifiuti, amministratori locali e comitati dei residenti. Ed infatti la notte a Chiaiano è trascorsa tranquilla, senza scontri, nonostante la presenza di una cinquantina di persone ancora in sit-in di fronte alla cava dove dovrebbe sorgere la discarica. Oggi pomeriggio, verso le 18, i cittadini si riuniranno in assemblea per aggiornarsi sull’avanzamento dei fatti e discutere della perizia tecnica che sarà eseguita domani all’interno della cava. Un passo cruciale, a detta di molti, perché se gli esiti dei rilevamenti daranno il via libera all’operazione, nessuno potrà più opporsi alle scelte del governo. O, almeno, questa la posizione della maggioranza degli amministratori campani. Qualcun altro, tra cui il presidente della municipalità di Chiaiano, Carmine Malinconico, sostiene che “se anche le analisi non ci dessero ragione, chiederemo la riapertura del tavolo per discutere dei problemi socioambientali che impediscono una discarica in quella zona”.

Qualcosa di più si capirà questa sera, quando i manifestanti avranno deciso se rimuovere o meno i blocchi stradali e le barricate lungo via Cupa di Cane, unico punto di accesso alla cava di tufo. La costante presenza della polizia e dei carabinieri, che rimarranno a presidiare la zona nonostante la giornata di tregua, è la conferma che l’atmosfera è ancora molto tesa. I comitati avevano chiesto a Bertolaso di disporre l’allontanamento delle forze dell’ordine, ma la proposta non ha avuto alcun esito. L’obiettivo che si vorrebbe raggiungere attraverso la duplice decisione (tregue e carotaggi tecnici) è quello di far prendere coscienza che la discarica non potrà che giovare alla cittadinanza. Fra una ventina di giorni, quando le analisi saranno rese pubbliche da Bertolaso, si potranno trarre le conclusioni. Se, in base ai rilievi dei tecnici, la cava di Chiaiano verrà giudicata compatibile con una discarica a norma europea, cominceranno immediatamente i lavori. “La realizzazione della discarica di Chiaiano, come di qualsiasi altra discarica individuata – spiega una nota ministeriale - è subordinata a tutte le indagini tecniche, nel pieno rispetto della normativa comunitaria di settore, nonché di tutte le prove tecniche che il tavolo tecnico riterrà necessarie sempre nel rispetto della normativa europea”.

In questo momento i rifiuti campani rappresentano la più brutta vetrina italiana nel mondo. Gli echi della vicenda sono giunti anche a Kobe, in Giappone, dove il ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo sta partecipando ad un summit del G8. Il ministro, interpellata costantemente dai colleghi internazionali, ha dovuto spiegare le iniziative del governo. Nel governo e nella maggioranza si è rafforzata la convinzione che il dialogo con le popolazioni può iniziare e dare i suoi frutti soltanto se i cittadini si dimostreranno disposti a capire le reali esigenze dettate dall’emergenza. E soprattutto che non si può tornare indietro. “Andremo fino in fondo. E’ l’unico modo per risolvere una tragedia nazionale - ha dichiarato il ministro Roberto Maroni, il quale non si è detto sorpreso dalla reazione di Chiaiano, “visti i precedenti”, ma ha assicurato che “non può esserci alcun tipo di dialogo con chi usa la violenza come metodo di convincimento”. Intanto le forze dell’ordine, pur impegnate sul fronte della sicurezza, non dimenticano la repressione della camorra. Questa mattina hanno eseguito circa 40 arresti nel casertano tra affiliati e fiancheggiatori del clan dei Casalesi. Tra le accuse contestate anche quella di voto di scambio. Contestualmente sono stati sequestrati beni per circa 80 milioni di euro.