Articoli - Ideazione.com

Tremonti, nel ddl una banca per il sud e stock options
di STEFANO CALICIURI

[18 giu 08] Questa sera Giulio Tremonti presenterà in Consiglio dei ministri la bozza di decreto legge che prevede un giro di vite sui “facili profitti”. In sostanza, verrà abolito l’attuale regime fiscale per le stock option ed introdotta la tassazione progressiva. Cioè: più alto è il guadagno, più elevata sarà la percentuale da devolvere allo Stato. Parte dei maggiori introiti andranno ad aumentare del 10 per cento il capitolo di spesa relativo al recupero dell’evasione fiscale. La caccia agli evasori potrà essere effettuata anche dai comuni: si pensa, in tal senso, che una parte dell’eventuale ricavo potrà rimanere nelle casse municipali, sostituendo così i mancati introiti dell’Ici. Per favorire la cosiddetta denuncia spontanea, il decreto prevede che gli evasori fino a 30 mila euro potranno vedersi ridotta la sanzione di circa il 50 per cento. Questo, però, è un passaggio che in Cdm potrebbe subire dei cambiamenti.

Il piano triennale inserisce una norma che esenta dal prelievo fiscale i capital gain che derivano dalla cessione di partecipazioni al capitale in società costituite da non più di sette anni. A patto, però, che le plusvalenze siano reinvestite entro ventiquattro mesi in società che svolgano la stessa attività. Questo può avvenire in due maniere differenti: sottoscrivendo il capitale sociale, oppure acquisendo partecipazioni ma soltanto se l’azienda sia stata costituita da non più di tre anni. L’unico limite è dovuto al fatto che l’esenzione non potrà comunque eccedere “il quintuplo del costo sostenuto dalla società le cui partecipazioni sono oggetto di cessione, per l’acquisizione o la realizzazione di beni materiali ammortizzabili, diversi dagli immobili, e di beni immateriali ammortizzabili nonché per spese di ricerca e di sviluppo”.

In fase di stesura del documento, molto si è parlato anche della ristrutturazione della Sogei, la società che gestisce l’anagrafe tributaria. Nella bozza del ddl sarebbe contenuta la norma che prevede il passaggio gratuito presso il ministero dell’Economia, per consentire a Tremonti maggiore libertà azione nel ridisegnare il futuro della società stessa. Una felice sorpresa per tutte le aziende potrà essere vista nella norma che cancellerebbe la responsabilità solidale tra appaltatore e subappaltatore, nel caso in cui quest’ultimo non sia in regola con versamenti fiscali e contributivi. In sostanza, si colpisce soltanto chi è all’origine dell’illecito e non anche gli “alleati solidali”. Sarà invece reintrodotta la soglia massima dei 12.500 euro per il trasferimento di denaro contante, titoli al portatore, libretti di deposito bancario o postale, annullando di fatto quanto voluto due anni fa dal centrosinistra, che abbassò tale cifra a soli 5 mila euro.

Prevista inoltre la costituzione della Banca del Mezzogiorno Spa. Sarà un successivo decreto del Tesoro, da approvare entro 4 mesi, a nominare il comitato promotore, disciplinare i criteri per lo statuto e le modalità di composizione dell’azionariato che in maggioranza dovrà essere privato ed aperto all’azionariato popolare e diffuso. Lo Stato verserà 5 milioni di euro che dovranno essere restituiti non oltre i prossimi cinque anni. Per quanto riguarda il taglio della spesa pubblica si comincerà dall’eliminare le consulenze pubbliche inutili. Le amministrazioni potranno conferire incarichi individuali con contratti di lavoro autonomo a “esperti di particolare e comprovata specializzazione”, ma soltanto se il ruolo non possa essere ricoperto da personale interno. La prestazione dovrà essere di natura temporanea e altamente qualificata: il contratto che prevede la durata, il luogo, l’oggetto e la retribuzione dell’incarico dovrà essere determinato e sottoscritto in maniera preventiva.