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[04 lug 08]

Mamma mia! E' musical-mania

Mamma mia! Ed è davvero un’esclamazione appropriata per commentare l’arrivo sul grande schermo dell’acclamatissimo musical di Broadway basato sulle musiche degli Abba. Dal 2001 il mitico Winter Garden Theatre di New York registra il tutto esaurito per una produzione che è ormai entrata nell’Olimpo dei più grandi musical della storia. E non poteva assolutamente mancare, dunque, l’approdo al cinema. Il cast è di tutto rispetto e le aspettative al botteghino sono altissime. Meryl Streep nel ruolo della stralunata madre, Colin Firth e Pierce Brosnan in quelli dei possibili padri. Una storia molto divertente, allegra, scanzonata, ambientata in una splendida isola greca. Le musiche degli Abba, poi, non hanno bisogno di molti commenti. La band svedese ha regalato al mondo alcuni dei pezzi più amati della musica pop, che a distanza di trent’anni ancora appassionano persino chi all’epoca non era ancora nato.

Il musical è stato rappresentato, oltre che a New York, in molte altre città del mondo, meritandosi anche la traduzione in giapponese, russo, tedesco, spagnolo e coreano. Sono più di venti milioni gli spettatori che hanno assistito allo spettacolo e la tendenza sembra essere positiva, tant’è che qualcuno già parla di un nuovo Cats, che ha chiuso i battenti a Broadway nel 2000 dopo diciotto anni di repliche ininterrotte. Il film, la cui prima mondiale è andata in scena il 30 giugno scorso a Londra, durante l’estate esordirà in molti Paesi. Tra luglio e agosto, infatti, sarà la volta di Grecia, Belgio, Australia, Norvegia, Gran Bretagna, Danimarca, Svezia, Germania, Spagna, Olanda, Austria, Stati Uniti, Egitto, Repubblica Ceca, Brasile, Argentina, Messico, Israele. E l’Italia? Nel nostro Paese, si sa, l’estate cinematografica è alquanto avara. Non c’è spazio per un’uscita del genere, così attesa e di sicuro successo al box office. I distributori italiani hanno paura di bruciare un evento del genere durante una stagione così fiacca per le sale di casa nostra. Dovremo aspettare, dunque, il prossimo 3 ottobre. Come sempre figli di un Dio minore, come sempre in ritardo sugli eventi culturali che investono il mondo.

Nel frattempo, però, possiamo prepararci al grande giorno visitando il sito ufficiale italiano del film, molto ricco, ben fatto e pieno di sezioni interessanti. Dal trailer ai quiz, dai test ai wallpaper da scaricare, il sito ci accompagnerà durante i tre mesi che ci separano dall’esordio nelle nostre sale. Ma qualcosa la possiamo già dire: Meryl Streep, che già avevamo apprezzato in ruoli brillanti in film come She, Devil, La morte ti fa bella e Il Diavolo veste Prada, conferma ancora una volta la propria duttilità. Non c’è copione che sposti di una virgola il suo talento, che sia un film drammatico o una commedia. Colin Firth, invece, è naturalmente a suo agio. In fondo, nonostante l’alone shakespeariano e impegnato dell’attore inglese, il grande pubblico lo ha conosciuto grazie a film come Il diario di Bridget Jones e Love Actually. C’è molta curiosità, invece, di vedere all’opera Pierce Brosnan, che dopo James Bond (e forse anche prima, in verità) non ha ancora offerto interpretazioni degne della sua fama.

Un altro musical che sbarca al cinema, dunque, a conferma di una tendenza che da qualche anno si è fatta sempre più evidente. Da sempre, in realtà, Hollywood attinge da Broadway: basti pensare a film come A Chorus Line, Il Fantasma dell’Opera, Evita, Jesus Christ Superstar, Chicago, Rent, senza andare ancora più indietro fino a West Side Story e dintorni. L’ultima opera cinematografica tratta da un musical di successo era stato Hairspray, a sua volta remake di un film cult degli anni Ottanta. E Mamma mia!, musical recente, che non vanta una tradizione pluridecennale come altri capolavori di Broadway, con la trasposizione cinematografica completa il suo percorso di “canonizzazione”. E’ ormai parte della storia della grande tradizione del musical americano, grazie soprattutto alle immortali canzoni degli Abba, il cui contributo è basilare per il successo dell’opera teatrale prima e del film oggi.

 

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