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[03 lug 08]

In vacanza a sei zampe. O più.

Col caldo estivo non arrivano solo le tanto sospirate ferie, le vacanze al mare e le gite fuoriporta. Purtroppo nel nostro Paese il solleone agostano porta anche la ripetizione di vecchi copioni di inciviltà dai quali sembriamo non riuscire ad emanciparci. Torneranno gli incendi dolosi delle macchie verdi del territorio, torneranno quelli che insozzano le spiagge e che “sgommano” con i motoscafi nell’acqua bassa. E torneranno quelli che, alla partenza per le vacanze, dopo aver raggruppato l’allegra famigliola e impacchettato pinne, palette e secchiello, abbandonano gli animali domestici nei campi o ai bordi delle autostrade. Sì, perché c’è ancora gente che dopo aver ospitato in casa un animale domestico e aver diviso con lui le giornate, trova del tutto normale disfarsi in maniera drastica del cane o del gatto, diventato un impedimento alla gioia delle delizie vacanziere. Senza curarsi del fatto che così lo condanna nella gran parte dei casi alla morte, o comunque a una vita di stenti e di sofferenza. Perché un animale abituato a stare in casa, raramente sviluppa l’abilità per sopravvivere nel randagismo e perché cani e gatti hanno un incorreggibile difetto: vogliono bene al proprietario anche se questo non se lo merita.

Secondo i dati forniti dalla Lav, la Lega antivivisezione, ogni anno vengono abbandonati 135mila animali domestici, per l’esattezza 90mila gatti e 45mila cani. Una cifra pazzesca se si pensa a tutte le campagne che ogni estate vengono lanciate per sensibilizzare i proprietari e al fatto che abbandonare gli animali è un reato penale. La legge 189 del 2004 che modifica l’art. 727 del Codice penale, stabilisce che “chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l’arresto fino ad un anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro”. Non solo. Come ricorda il ministero della Salute sul suo sito, i cani abbandonati o randagi causano un gran numero di incidenti stradali che quasi sempre costano la vita a loro e spesso a chi si trova nell’auto. Quindi chi abbandona un cane potrebbe rendersi colpevole, oltre che del reato di abbandono, anche di omicidio colposo.

Eppure godersi le vacanze senza che ne facciano le spese i 40 milioni di animali domestici che vivono nelle case degli italiani, diventa sempre più facile e a portata di mano. Oltre ai vecchi metodi “fai-da-te”, lo scambio di cortesie con i vicini o con gli amici che si occupano dell’inquilino a quattro zampe mentre il proprietario non c’è, ormai le bacheche dei negozi specializzati sono piene di annunci di dog e cat sitter professionali che faranno la stessa cosa per compensi abbastanza abbordabili. Per chi è condannato alla partenza in massa e non ha conoscenti che restano in città o non vuole lasciare l’animale da solo in casa, ci sono un gran numero di pensioni specializzate per gatti e cani. Il 25 giugno scorso, fra l’altro, il deputato del Pdl Giampiero Catone ha depositato alla Camera una proposta di legge per offrire un contributo, sotto forma di sgravio fiscale fino a 250 euro, per chi lascia il cane in pensione durante le vacanze. Il “dog bonus” è ancora al vaglio della Camera ma speriamo che sia presto approvato e che sia esteso agli altri animali di casa. E magari anche a chi, invece di lasciare Fido in pensione, decide di mettere mano al portafoglio per portarlo in vacanza.

Aumentano, infatti, le strutture alberghiere e le spiagge che accolgono anche clienti a quattro zampe, per rendere possibili le vacanze anche a chi non vuole separarsi dall’animale domestico. Il sito del ministero della Salute ha un’intera sezione da consultare con tutte le cose da sapere prima di mettersi in viaggio con cane e gatto al seguito, soprattutto se si va in Paesi stranieri. Ci sono poi molte agenzie di viaggio specializzate nell’organizzare pacchetti vacanze a sei o più zampe, ma anche in questo caso la rete è un alleato prezioso. Dogwelcome, il sito per viaggiatori con quadrupedi al seguito, è una vera miniera di informazioni sulle strutture e i luoghi che accettano animali: alberghi, campeggi, b&b, spiagge, ristoranti, pub e quant’altro. Il sito, inoltre, è attivo anche nella promozione di campagne animaliste. Quella che al momento campeggia in home page, ovviamente, è contro l’abbandono degli animali. Un altro sito molto utile per trovare soluzioni è ViaggiareColCane.it. Consigliamo, infine, la guida del Touring Club Italiano Viaggiare in Italia con cane e gatto, che, oltre ai ristoranti e agli alberghi, offre una serie di itinerari nel verde e mappe autostradali con aree attrezzate per gli animali e i consigli di veterinario e avvocato in caso di emergenza. Insomma, oggi non ci sono più scuse (se mai ce ne sono state) per chi si rende colpevole dell’odioso reato di abbandono dell’animale domestico. Non possiamo che concludere citando il motto di una vecchia e geniale campagna della Lav. “Bastardo sei tu che l’abbandoni”.

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