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L'europa nel pallone
Partono gli europei di calcio in Austria e Svizzera. I bookmakers puntano su Germania, Italia, Spagna e Portogallo. Ma da est arriva un'agguerrita pattuglia
di STEFANO CALICIURI

[06 giu 08]
A voler dar credito alle agenzie di scommesse, sarà la Germania a conquistare la tredicesima edizione della Coppa d’Europa di calcio. E sembrerebbe pure senza rivali: puntando dieci euro sui tedeschi se ne vincerebbero 45. Maggiori speranze di guadagno nutre invece chi punta su Italia o Spagna, entrambe date a 7 e sul Portogallo a 8. Sorprende la quota per la Francia: se i transalpini alzeranno la coppa faranno vincere agli scommettitori ben undici volte la loro puntata. Una vittoria di Svizzera o Austria, Paesi organizzatori, moltiplicherebbe invece la posta rispettivamente di 23 e 81 volte. Un’edizione assai strana, dove è il Mediterraneo a far da padrone (Italia, Spagna, Grecia, Portogallo, Francia, e mettiamoci pure la Croazia). Delle tradizionali squadre nordiche si è salvata soltanto la Svezia, mentre dall’est arrivano Russia, Romania e Polonia. Germania e Olanda non tramontano mai, cosa che invece è successa ad un’Inghilterra che sembra sempre più interessata a rimirarsi e lodarsi allo specchio ma senza uscire da casa. Al di là delle previsioni delle agenzie di scommesse, a cui comunque bisogna pur dar un po’ di credito visto che il loro lavoro consiste nel guadagnare sulle previsioni, questa edizione del campionato europeo è basato sull’incertezza. Una su tutte: la casualità del sorteggio dei gironi ha fatto sì che uno di essi possa essere definiti “di ferro” e quindi lascerà certamente sul campo vittime illustri.

A detta di tutti è l’Italia quella che corre più rischi, dovendo sfidare, in ordine, Olanda, Romania e Francia. Gli arancioni sembrano in crisi da qualche anno: abbandonata la vecchia guardia di calciatori-emigranti, si sono affidati ad una ossatura verde, con Robben a fare la parte del fratello maggiore. Le chiocce saranno il portiere Van Der Sar e l’attaccante Van Nistelrooy. Una compagine imprevedibile, che potrebbe essere davvero la mina vagante di un girone apertissimo. Così come potrebbe esserlo la Romania che, forte di un entusiasmo mai visto, punta sulla forza del collettivo e su alcune individualità che potrebbe alla fine essere decisive: gli “italiani” Mutu e Chivu su tutti. In una competizione così breve, anche soltanto un pareggio inaspettato potrebbe diventare fondamentale per dire addio alla fase ad eliminazione diretta. Francia e Italia lo sanno bene e, forse, lo scontro diretto previsto alla terza giornata potrebbe diventare fondamentale, così come già lo fu quel tanto famigerato Svezia-Danimarca di quattro anni fa, deleterio per i colori azzurri. Le prime due classificate dovranno vedersela ai quarti di finale contro le prime due del girone composto da Russia, Grecia, Spagna e Svezia. Gli iberici nelle grandi competizioni hanno sempre terminato il girone di qualificazione a punteggio pieno, per poi uscire subito al primo scontro diretto. La seconda piazza del girone è tutta aperta: i favori andrebbero alla Svezia della star Ibrahimovic, anche se non è da sottovalutare la compattezza russa. I detentori greci non sembrano in grado di ripetere l’exploit di quattro anni fa.

Il sorteggio non ha riservato grandi sfide nella parte alta del tabellone: ecco spiegato il motivo di tanto credito da parte dei bookmakers verso la Germania. Nel girone dovrà vedersela con la modesta Polonia, l’outsider Croazia (capace di eliminare l’Inghilterra nelle qualificazioni) e i padroni di casa dell’Austria. Probabilmente i giochi si decideranno all’ultima giornata quando è previsto lo scontro tra Polonia e Croazia: partita aperta ad ogni risultato. Discorso quasi analogo anche per l’ultimo girone analizzato, quello dove il Portogallo potrebbe avere in Cristiano Ronaldo l’uomo in più per vincere la classifica di qualificazione. Anche se Repubblica Ceca, Svizzera e Turchia venderanno certamente cara la pelle. Un girone aperto a qualsiasi risultato, soprattutto per la consistenza agonistica delle tre formazioni più carenti sotto il profilo tecnico. Se tutto andrà secondo pronostico, le semifinali potrebbero vedere come protagoniste da una parte la Germania e il Portogallo mentre la parte bassa del cartellone potrebbe rivedere uno scontro tra Francia ed Italia, dandole come favorite su tutte le ipotetiche avversarie del gruppo D (Spagna, Grecia, Russia e Svezia). Se ciò accadesse, insomma, Euro 2008 consegnerebbe agli annali le stesse quattro squadre protagoniste del mondiale di due anni fa. La speranza è che dopo l’indimenticabile capitan Facchetti, l’Italia possa tornare a sollevare una coppa che manca da quarant’anni.


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