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[16 mag 08]
I pirati del terzo millennio
Ostacolare l’immigrazione clandestina per mare è difficile, perché non siamo più abituati ai pirati. Il diritto della navigazione (che ha tutto origine dalla consuetudine, quindi dal diritto del più forte) era molto rigoroso contro i pirati: impiccagione all’ingresso dei porti; ma è caduto in desuetudine perché, con i pirati e i loro simili, siamo divenuti dolci di cuore.
Eppure nel Mar Rosso sono ricomparsi pirati di vecchio stile, quelli con il teschio; e la fuga dal Vietnam ne aveva già fatti sorgere di nuovi anche dalle parti di Sandokan. I traghettatori di clandestini hanno uno stile diverso, ma non meno lesivo del diritto internazionale. Non si dimentichi che in Albania giunsero a sequestrare uomini e mezzi della guardia costiera per liberare quelli della filibusta.
Quando sono in azione, l’ostacolo ad una repressione efficace è la presenza a bordo dei clandestini: che non si possono certo mandare a picco. Oggi, tuttavia, con i radar e gli elicotteri la guardia costiera sarebbe in grado di separare chi è solo da respingere da chi è decisamente da punire. Si eviti, però, che i carichi arrivino nelle acque territoriali, dove diverrebbero oggetto dell’attenzione delle Procure della Repubblica. Queste non riescono a reprimere neppure i pirati della strada.
 Le riflessioni di un filosofo sul mondo che cambia. _____________  Un occhio indiscreto e dissacrante nei Palazzi del potere. _____________  _____________ IL POST I migliori post del giorno selezionati dai blog di Ideazione. _____________ IDEAZIONE DOSSIER Analisi, approfondimenti e reportage.
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