Questo sito è ottimizzato
per Internet Explorer.

(c) Ideazione.com 2008
Direttore responsabile: Barbara Mennitti
aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
Redazione: piazza Sant'Andrea della Valle, 6 - 00186 Roma
Tel: 0668135132 - 066872777 - Fax: 0668135134
Email: redazione@ideazione.com

Quelle cattive ragazze di Gloucester
di PAOLA LIBERACE

[23 giu 08] Chissà cosa diranno i nostri bambini, se mai la storia delle diciassette adolescenti del Massachusetts arriverà un giorno fino a loro. Chissà cosa penseranno, ormai adulti, di questa vicenda, che ha regalato un’improvvisa (ma non inaspettata, né indesiderata) notorietà a un gruppo di ragazze, allieve del liceo di Gloucester, che hanno deciso di rimanere incinte tutte insieme. Tutte insieme madri, senza curarsi dei genitori, degli insegnanti, degli amici; ma soprattutto dei padri, che sono rimasti ignoti, silenziosi, come se non fossero mai esistiti, come se non ci fosse bisogno di loro. E’ questo uno degli aspetti più sorprendenti della vicenda, forse quello che meglio ne svela il senso; ancor più del patto segreto, comune per un’età, quella adolescenziale, in cui l’individualità è in via di formazione, e decisioni come vestirsi, fumare o fare sesso rimandano inesorabilmente a un orizzonte collettivo. Forse è sempre stato così; forse sarà ancora così, quando i nostri bambini diventeranno adolescenti e poi uomini. Ma nel caso delle ragazze di Gloucester, il rito dell’individuazione è transitato per una via inusuale: le loro decisioni su se stesse si sono realizzate di fatto tramite decisioni su altri. Le scelte delle singole interessate sono state tutt’altro che individuali: visto quel che hanno significato per le persone degli ignoti, più o meno inconsapevoli “strumenti” per la procreazione, e – quel che è più grave – per le nuove vite che da questa procreazione sono scaturite.

Se non fosse per questa minima, e pure abissale differenza, se non fosse per questi spiacevoli “effetti collaterali”, l’atto delle liceali del Massachusetts potrebbe somigliare alla versione riveduta e corretta dei colpi di testa tipici di questa età; uno di quelli visti nei film e poi replicati senza pensarci troppo (e di fatto, le ragazze si sono richiamate al gesto alla protagonista del film Juno, la cui storia è in realtà molto diversa). Perché non di altro si tratta: non di un accesso di saggezza infantile, contro la stoltezza degli adulti; non di un ritorno alla bellezza della maternità, che implicherebbe la consapevolezza della responsabilità di dare la vita; non di un rinnovato apprezzamento della famiglia, che contrasterebbe con l’assordante assenza delle figure paterna. Insomma, fare un figlio, contro il volere dei genitori: un po’ come una volta si scappava di casa, ci si ubriacava o si provava uno spinello di nascosto. Ma qui di nascosto non c’è più nulla: c’è anzi una rivendicazione pubblica, prepotente, quasi sfacciata, della propria autonomia: senza troppo preoccuparsi di quello che significa per chi di questa autonomia potrebbe fare le spese, per quei bambini senza padri, venuti al mondo quasi per scommessa. E se domani le adolescenti di Gloucester, dopo aver realizzato cosa significa allevare, amare e educare un bambino, decidessero – in nome della stessa esigenza di autonomia - che sono stufe di fare le mamme, e di farle da sole?

Chissà in quali altre forme si manifesterà, quando i nostri bambini saranno cresciuti, il loro desiderio di autonomia. Chissà come decideranno di sbandierare di fronte al mondo la propria individualità, come sceglieranno di marcare la differenza verso di noi, i loro padri, e verso le nostre storie. E chissà se la vicenda delle diciassette liceali di Gloucester, tutte madri, tutte insieme, se mai sarà arrivata fino a loro, ispirerà loro almeno il bisogno di effettuare queste scelte per sé soltanto, senza decidere delle incolpevoli esistenze di altri; senza chiamarli al mondo per scommessa, anziché per amore – il che vuol dire con libertà, ma anche, e soprattutto, con responsabilità.


Le riflessioni di un filosofo
sul mondo che cambia.

_____________

Un occhio indiscreto e dissacrante nei Palazzi del potere.
_____________

_____________
IL POST

I migliori post del giorno selezionati dai blog di Ideazione.

_____________
IDEAZIONE DOSSIER
Analisi, approfondimenti
e reportage.

IDEAZIONE VINTAGE
Il meglio dei primi quattordici anni della rivista bimestrale.
_____________
I BLOG DI IDEAZIONE

---

---

---

---



E bravo Giulio
di Daniele Capezzone



Berlino, la città
del mutamento

di Pierluigi Mennitti



I gatekeepers anello debole del sistema

di Massimo Lo Cicero



Italiani, più telefonini per tutti
di Barbara Mennitti



Guida estiva per cinefili disperati
di Domenico Naso



Sergio Calizza: coordiniamo le politiche giovanili
di Stefano Caliciuri