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Il caso Contrada e l’invenzione del concorso esterno
di
VITTORIO MATHIEU

[13 giu 08] L’avvocato Giuseppe Lipera, difensore di Bruno Contrada, scatena la fantasia per attirare l’attenzione sul suo assistito, ma ciò non toglie che molti dei suoi argomenti abbiano un solido fondamento giuridico: in particolare l’affermazione che il reato di concorso esterno in associazione mafiosa non può esistere e, quindi, non può essere attribuito a nessuno. L’associazione mafiosa è una speciale associazione per delinquere – non importa a che cosa finalizzata – caratterizzata da speciali vincoli tra i contraenti. Questi vincoli la rendono impenetrabile dall’esterno: alla mafia o si appartiene o non si appartiene. Se non si appartiene può darsi che si faccia qualcosa che giova alla mafia, anche senza saperlo, o che la si favorisca deliberatamente: ma il favoreggiamento va configurato caso per caso, non genericamente.

La situazione è analoga a quella delle società segrete. Può darsi che il segreto sia di Pulcinella e che qualcuno collabori volutamente con una società segreta senza appartenervi; ma l’oggetto della collaborazione va specificato caso per caso, non può configurarsi come generico. Per un poliziotto come Contrada sorge il problema dell’infiltrazione. Associare investigatori alla mafia è il modo migliore per scoprirne i segreti. Per questo l’infiltrato dovrà in certi casi collaborare; ma, nella misura in cui collabora, il suo concorso sarà interno, non esterno.

G. K. Chesterton, in L’uomo che era Giovedì, immagina una società segreta i cui sette capi portano ciascuno il nome di un giorno della settimana. Uno di essi è smascherato, ma si scopre che è un infiltrato della polizia. Lo stesso avviene per un secondo, e così via, finché non rimane che il capo, appunto Giovedì. E si scopre che è il capo della polizia. Non accadrà purtroppo che anche nella mafia i capi bastone si rivelino ad uno ad uno poliziotti infiltrati; ma, se ciò in qualche caso avviene, la loro collaborazione sarà interna, non esterna. Per questo il concorso esterno è un reato inventato. Che Contrada abbia usato anche l’infiltrazione può darsi. A occhio, è molto più verosimile che fosse un poliziotto che si fingeva mafioso, piuttosto che un mafioso che si fingeva poliziotto. Ma, se un poliziotto può usare l’ambiguità per ingannare la mafia, un giudice non può usare l’ambiguità per ingannare la giustizia.


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