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Izzo e White, la rivincita della letteratura noir
di Giampiero Ricci

[25 feb 08] Dacché l’estetica del racconto civile, realista, ha sdoganato tutto quello che c’era da sdoganare, la cultura popolare sembra aver trovato nel noir quelle possibilità espressive che una volta si volevano nel cinema, nella TV e nel romanzo di protesta. I cliché che vogliono il genere di Dashiel Hammett e Raymond Chandler adatto a raccontare una società chiusa e annoiata, corrotta e preda di un consumismo vuoto e sfrenato, sembrano non reggere più. Al contrario, le varie declinazioni poliziesche, psicologiche, horroristiche, fumettistiche, del genere noir si coniugano alla perfezione con una società opulenta, alle prese con oggettivi problemi di sicurezza e nel bel mezzo di un cambiamento epocale di assetti, rapporti di forza che dal piano economico e politico strabordano in quello individuale. In questo quadro, divaricato dalla forbice tra la difesa di tradizioni periferiche e la necessità di culture aggregatrici per raccogliere una qualche attenzione globale, la filosofia che anima le produzioni estetiche più interessanti sembra abbracciare apoditticamente il trionfo dell’irrazionale, della pulsione primordiale.

“Quanto più una persona è intelligente, tanto meno diffida dell'assurdo”, scriveva J. Conrad e sotto questo profilo verrebbe da essere ottimisti. Ed ecco che la corsa alla segmentazione della domanda e quindi dello spettatore ovvero del lettore, si traduce nello spopolare di canali dedicati, di collane dedicate, di festival dedicati, di stampa dedicata. Tutto noir. Così, anche se la banalità è già dietro l’angolo, di contro diventa semplice valutare più attentamente talenti spesso relegati in secondo piano, vittime predestinate dell’etichetta di autore di genere. Un destino a cui sfugge Jean Claude Izzo, il cantore della Marsiglia criminale, autore scomparso a soli 55 anni dopo una vita passata a cambiar mestieri fino a ritrovarsi scrittore per la Série Noire di Gallimard. Nella sua trilogia Casino Totale (Casino Totale; Chourmo, 1999; Solea, tutti editi in Italia da e/o e giunti anche alla decima ristampa) supera la tentazione di affidarsi all’eroe o all’antieroe per trovare attraverso il suo Fabio Montale una chiave di lettura lirica all’intreccio di razze, lingue, strade, vicoli, culture e controculture della sua città, in un concerto corale di anime allo sbando che riecheggia gli affreschi di Sergio Leone. Un “C’era una volta in America” ambientato in una Marsiglia marcia che non smette di stupire per ricchezza di suggestioni, niente a che vedere con la tradizione francese, con i Simenon o la Vargas.

Diventa semplice anche attribuire giusto merito letterario ad esordienti come Dave White e il suo When One Man Dies (Three Rivers Press, 2007). Il romanzo del giovane scrittore, che non ha ancora trenta anni e vive nel New Jersey, ruota attorno ad un divorzio apparentemente di routine da cui i fili della trama finiscono per scoperchiare un passato perduto in cui si è imbattuto Gerry Figueroa, veterano della guerra in Corea e amico dell’investigatore Jackson Donne. White riesce a manipolare trame e filoni narrativi apparentemente non credibili trasformandoli in plausibli. Il tutto condito da una tecnica di livello che gli permette di alternare il tormentato io narrante di Donne con la prospettiva in terza persona di Bill Martin, già partner corrotto dello stesso protagonista. Il talento si consolida con il successo ed esplora nuove strade e c’è da augurarsi che White continui con la sua ricerca, magari con buoni risultati. Dopo i successi editoriali della trilogia pulp di Phineas Poe (Baciami Giuda, 2005, Marsilio Black; Il gioco delle lingue, 2006, Marsilio Black; Hell’s Half Acre, 2004, MacAdam/Cage Publishing) e la graphic novel KMJ, adattamento per i comics, con Godspeed (2007, MacAdam Cage) Baer opta per l’horror. Nel suo ultimo lavoro paradiso e inferno non esistono. Esiste questa sorta di purgatorio chiamato Presidio. E’ un purgatorio particolare, una sorta di far west dell’irrazionale: morti, non morti, angeli, mostri, immortali. Una dimensione parallela e molto vicina alla nostra per chi vi sa accedere. Dalla California di oggi al noir horroristico per un libro che promette di diventare un cult.



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