Corsa delle candidature in via dell'Umiltà

[20 feb 08] C’è un metodo infallibile per misurare la “temperatura elettorale” di Forza Italia: fare due passi nei pressi di via dell’Umiltà, la strada romana alle spalle della Fontana di Trevi in cui sorge il coordinamento nazionale del movimento azzurro. Le possibilità di candidatura, e di questi tempi di possibile elezione, è direttamente proporzionale al numero di denti che si scorgono dai sorrisi delle decine di parlamentari in entrata ed in uscita dal palazzo. Espressione pensierosa e sguardo basso significa candidatura solo promessa; sorriso rilassato vuol dire candidatura sicura in posizione alta della lista; passeggiata a braccetto del leader equivale ad elezione certa.

La raccolta dei nominativi candidabili è stata affidato al quadriumvirato Bondi, Cicchitto, Verdini, Quagliariello. Mentre i primi tre stanno lavorando a stretto contatto con i responsabili territoriali e con i coordinatori regionali per fare un delicato lavoro di candidature “taglia e cuci”, Qugliariello è impegnato a consultare i parlamentari uscenti su eventuali possibili rinunce al seggio. Per lui, inoltre, si profila un incarico istituzionale: se in caso di vittoria Berlusconi lascerà un ramo del parlamento all’opposizione sarà quasi certamente la Camera dei Deputati (il ballottaggio sarebbe tra D’Alema e Franceschini), perché la presidenza del Senato sarebbe stata promessa proprio a Quagliariello (anche se con una certa resistenza da parte di Frattini).

Sul fronte delle candidature, lo slogan che il cavaliere sta ripetendo a tutti è: “Spazio ai giovani”. Ovvero, almeno tre under 40 in posizione di rilievo all’interno di ogni lista. Fatti due conti significa che il prossimo gruppo parlamentare potrà contare su un buon trenta per cento di nomi giovani e nuovi. Tra gli uscenti saranno riconfermati senza dubbio Mara Cafagna, Laura Ravetto e Simone Baldelli. La prima dovrebbe andare ad occupare ad un importante incarico dirigenziale nel nuovo assetto del Popolo delle Libertà, mentre gli altri due sarebbero in odore di un sottosegretariato, magari alle politiche giovanili, ministero che sarebbe già “occupato” da Giorgia Meloni.

Daniele Capezzone, già presidente di commissione col governo Prodi, ha annunciato la volontà di impegnarsi nella causa Pdl e quindi anche una sua rielezione dovrebbe essere praticamente certa. Tra i nuovi ingressi molto dipenderà dagli equilibri delle associazioni che sono diventate correnti interne: Circoli della Libertà e Circoli del Buon governo in primis. Ad oggi paiono scontate soltanto le candidature di Michela Vittoria Brambilla e di Nicola Formichella: sarà il tesseramento a stabilire le quote definitive per ciascuna organizzazione. A sommi capi, comunque, i parlamentari vicini ai Circoli dovrebbero essere più o meno uno per regione. Praticamente certa anche la presenza nel prossimo parlamento di Francesca Impiglia, giornalista del Tg4 e di Beatrice Lorenzin, coordinatrice del movimento giovanile di Forza Italia. (ste. cal.)