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Alitalia: Berlusconi cerca l’appoggio di Sarkozy
di STEFANO CALICIURI

[18 apr 08] Solo un esorcista potrebbe salvare Alitalia. Queste le ultime parole di Maurizio Prato, ex presidente della compagnia aerea prima della nomina di Police, dopo la rottura dei negoziati con Air France–Klm. La “proposta italiana” lanciata nelle settimane scorse da Silvio Berlusconi era sembrata un’ultima ancora di salvataggio, ma al momento nessun investitore si è affacciato alle finestra della Magliana. I conti sono terrificanti: nelle casse non sono rimasti più di 150 milioni di euro, mentre altri 110 sono stati bruciati in poche settimane a causa anche dell’altalenante speculazione borsistica. Nella giornata di ieri i sottosegretari Enrico Letta e Massimo Tononi, insieme con il direttore generale del Tesoro, Vittorio Grilli, hanno incontrato una delegazione del Pdl formata da Gianni Letta e Bruno Ermolli, entrambe persone di fiducia e consiglieri di Silvio Berlusconi. Avrebbero individuato una soluzione bipartisan per risollevare le casse di Alitalia nel breve periodo e concedere ancora un po’ di margine alle operazioni di acquisizione. Che, a detta di Berlusconi, “potrebbe ancora interessare Air France”.

L’intesa prevedrebbe l’accensione di una linea di credito, quantificata più o meno quanto la liquidità bruciata in un mese, quindi circa 100 milioni di euro, a tassi di mercato favorevoli che il Tesoro attiverebbe a favore della compagnia. Ovviamente sotto lo sguardo attento dell’Unione europea, come del resto era già stato annunciato direttamente da Bruxelles dal presidente Barroso. Il governo Prodi dovrebbe emanare il decreto già nella prossima settimana, poi spetterà a Berlusconi, nei restanti 60 giorni, convertirlo in legge. Tutto questo servirebbe a prendere ancora un po’ di tempo e cercare di convincere Spinetta, patron di Air France-Klm, a ritornare interlocutore privilegiato della trattativa di acquisizione. Berlusconi si è detto disponibile anche a coinvolgere il presidente dell’Eliseo, Sarkozy: “E’ un’ipotesi di cui si può discutere e di cui sarò lieto di discutere una volta che avrò l’incarico e che sarò a Palazzo Chigi anche con il presidente francese”.

Visto il grande successo elettorale, che in molti attribuiscono proprio all’azione di “disturbo” sull’affaire Alitalia, un ruolo decisivo lo giocherà anche la Lega Nord. “Alitalia deve fare una sola cosa - ha puntualizzato Roberto Maroni, probabile futuro ministero del Lavoro del Carroccio - cioé liberare gli slot a Malpensa”. La condizione è tra le meno favorevoli per Air France-Klm e rappresenta quasi una pregiudiziale: si tratterebbe infatti di mettere a disposizione anche dei concorrenti i diritti di traffico che prima erano operanti su Malpensa e che l'Ente nazionale di aviazione civile (Enac) ha invece trasferito a Fiumicino. Per i francesi significa concedere a tutte le altre compagnie straniere, di far concorrenza in Italia. Se Air France-Klm non accetterà la nuova proposta, il commissariamento sarà necessariamente l’unica strada percorribile.