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Amministrative: vittoria Pdl. Successo in Sicilia e Friuli, Roma e Massa Carrara al ballottaggio
di STEFANO CALICIURI

[16 apr 08] Anche le amministrative confermano l’ascesa della coalizione di centrodestra. Il Popolo della libertà conquista a mani basse entrambe le Regioni chiamate al rinnovo (Sicilia e Friuli Venezia Giulia) e costringe Francesco Rutelli a sudare ancora per due settimane prima di poter cantare vittoria. L’ex ministro ai Beni culturali non aveva messo in previsione l’ipotesi ballottaggio, tanto che all’ombra del Campidoglio avevano già programmato ed organizzato la festa di insediamento. Gianni Alemanno ha sfiorato il 41 per cento al primo turno, mentre Rutelli si è dovuto accontentare di poco più del 45 per cento (Veltroni nel 2006 aveva superato il 60 per cento al primo turno). Una differenza che lascia tutto aperto, anche perché mentre il centrosinistra si è presentato unito (Sinistra Arcobaleno in coalizione) con l’unica eccezione dei Socialisti (1 per cento), l’ex ministro alle Politiche agricole ha corso invece da solo. Potrebbero diventare fondamentali quindi i voti raccolti da La Destra, circa il 3, 5 per cento. Giovedì Storace dirà ufficialmente se appoggerà il candidato Pdl oppure lascerà libertà di espressione. In ogni caso è presumibile che gli elettori di destra che andranno alle urne, con o senza l’indicazione del loro leader, barreranno il nome di Alemanno. Elezione mancata al primo turno anche per Nicola Zingaretti (Pd) costretto a fermarsi al 47 per centro; Alfredo Antoniozzi (Pdl) insegue a circa dieci lunghezze.

In Friuli Venezia Giulia si è raggiunto un risultato a dir poco clamoroso. Riccardo Illy, governatore uscente, non è andato oltre il 46 per cento, risultato che ha aperto le porte del palazzo a Renzo Tondo (Pdl). Anche la provincia di Udine è andata appannaggio della coalizione di centrodestra grazie al candidato Pietro Fontanini. Raffaele Lombardo (65,3 per cento) conquista la Regione Sicilia contro Anna Finocchiaro(30, 3 per cento, risultato ben al di sotto delle previsioni della vigilia). Dopo dieci anni di giunta Ds, risveglio amaro per i democratici anche a Brescia dove Emilio Delbono è stato sconfitto senza neppure riuscire ad andare al ballottaggio: lo sfidante del Pdl-Lega, Adriano Paroli ha sfiorato il 52 per cento dei consensi. Treviso si riconferma una roccaforte leghista con la vittoria del sindaco uscente Paolo Gobbo, sostenuto anche dal Pdl. A Sondrio, invece, sarà ballottaggio tra il candidato del centrosinistra, Alcide Molteni e quello del Pdl-Lega Aldo Faggi. Analoga condizione di ballottaggio anche a Vicenza tra Achille Variati (Pd) e Amalia Sartori (Pdl); a Massa Carrara, dove sarà testa a testa tra il sindaco uscente Fabrizio Neri e Corrado Amorose (Pdl);. a Pisa con lo scontro tra Marco Filippeschi (Pd, in vantaggio) e Patrizia Paoletti (Pdl). Anche Viterbo va al ballottaggio: Giulio Marini (Pdl) è in vantaggio nei confronti di Ugo Sposetti (Pd). A Pescara è praticamente certa la riconferma del sindaco uscente, Luciano d'Alfonso (Pd), nei confronti del rivale Luigi Albore Mascia (Pdl).

Sorprese anche sul fronte delle provinciali. Soprattutto a Massa Carrara dove il presidente uscente Osvaldo Angeli (Pd) è stato costretto al ballottaggio da Sandro Bondi (Pdl) che è riuscito a raggiungere un 37,2 per cento, insperato alla vigilia. Ballottaggio anche nelle province di Foggia, Catanzaro e Asti. Nella città dello spumante si è segnato uno strappo all’interno del Pdl che è stato rappresentato da due candidate: quella ufficiale Maria Teresa Armosino (che andrà al ballottaggio contro Roberto Peretti del Pd-IdV) e l’“autonomista” Mariangela Cotto, consigliere regionale del Piemonte del Pdl, nei confronti della quale è stato attivato l’iter di espulsione dal partito. Nessun problema invece a Varese dove Dario Galli riconferma la superiorità della Lega Nord nella Provincia; Benevento e Vibo Valentia restano in mano al centrosinistra con Aniello Cimitile (55,1 per cento) e Francesco De Nisi (48,5 per cento).