Luglio - Agosto 1999 



LIBERARE IL LAVORO

«Loro adesso avevano paura degli slogan, dei programmi, dell’ideologia […] Cosa gli restava? Il lavoro. E sapevano che ciascuno di loro aveva qualcosa da fare, qualcosa di concreto: esami, ufficio, officina, pittura magari, o letteratura, produzione, fabbricazione, tecnica; essi producevano e producendo trasformavano, e questo per il momento designava il loro senso, funzione e ruolo in questa Berlino perfettamente irreale. Vidi questa gioventù come un pugno assestato al mondo esterno, come trasformazione della realtà esterna
per ricavarne infine la coscienza del proprio io».

Witold Gombrowicz
(Diario '63-'65)



  SOMMARIO

  EDITORIALE

Più avanti degli altri
di Domenico Mennitti

 

LIBERARE IL LAVORO
  
Una politica per
la piena occupazione
di Renato Brunetta


Vivere la flessibilità

di Vittorio Macioce

 

ALBANIA, ITALIA
COSI' VICINE, 
COSI' LONTANE

I vicini ritrovati
di Pierluigi Mennitti