ALITALIA-AIR FRANCE, ENNESIMA PROVA DI VOLO
Air France è pronta ad ammorbidire i toni e trattare con i sindacati. Berlusconi insiste sulla cordata italiana. Che però ancora non esce allo scoperto.
di STEFANO CALICIURI

[25 mar 08] Jean Cyril Spinetta, presidente di Air France-Klm, è atterrato ieri sera a Fiumicino con una valigetta stracolma di documenti. Lì dentro sono contenuti i piani economici e le strategie che oggi pomeriggio illustrerà alle nove sigle sindacali di Alitalia per rilanciare sull’offerta di acquisto e convincerli che perdere l’occasione sarebbe un danno non soltanto per l’immagine ed il futuro della compagnia ma soprattutto per i lavoratori. Scatteranno infatti il prossimo 31 marzo (fra meno di una settimana, quindi) le prime razionalizzazioni dei piani di volo. Spinetta si è dichiarato “pronto a tutto” pur di non lasciare intentata qualsiasi iniziativa, anche “trattare ad oltranza”.

Parole che forse indicano un timido dietrofront rispetto a quanto detto tre giorni fa dal direttore commerciale di Air France-Kml, Christian Boireau. Parlando al posto del numero uno della compagnia transalpina aveva detto che “il futuro sarà positivo nel medio termine. Ciò che chiediamo ad Alitalia è di fare i risanamenti necessari che le garantiscano questo futuro. Proprio questo è oggetto di discussione e di dibattito. Sappiamo cosa possiamo fare e questo piano deve essere accettato o rifiutato ma ora, non tra due mesi o tra un mese”. Boireau ha inoltre aggiunto che il tema del dibattito previsto per oggi pomeriggio alla Magliana verterà esclusivamente sull’ipotesi di acquisto e sul piano degli esuberi. I sindacati, dal canto loro, hanno invece basato la priorità del confronto sulla data del 31 marzo: se non viene posticipata non ci saranno margini di trattativa.

Air France, inoltre, ha condizionato il perfezionamento dell’acquisto soltanto se a ratificarlo sarà il governo prossimo. Non si è fatta attendere la replica di Berlusconi: “La risposta ad Air France la darà sicuramente il prossimo presidente del Consiglio ma sarà un secco e un pieno no. Non perché è contro la Francia ma perché contro le condizioni ricevute”. Le prime indiscrezioni dicono che Air France metterà sul tavolo quattro proposte: meno esuberi tra i piloti (da 500 a 400), potenziamenti per il settore cargo, più risorse per gli esodi anticipati e, soprattutto, la disponibilità a concedere qualche giorno in più per le trattative, prolungandole oltre il 31 marzo ma comunque non oltre le elezioni, evitando il rischio di politicizzare la trattativa ancora più di quanto non lo sia già.

Silvio Berlusconi rilancia invece l’ipotesi d’acquisto tutta italiana, anche se attira su di sé le critiche dal centrosinistra. Romano Prodi, intervenendo ieri in esclusiva a SkyTg24, ha dimostrato perplessità circa la reale esistenza dell’annunciata cordata italiana. Ha però anche aggiunto che auspicherebbe sinceramente che ciò avvenisse. Negli ultimi giorni si sono fatte molte ipotesi sui nomi degli eventuali finanziatori, ma nessuno di questi ha dimostrato una reale partecipazione od interesse all’affare. Tutti gli interpellati (Salvatore Ligresti, Marco Tronchetti Provera, Diana Bracco, Santo Versace. Francesco Micheli) hanno smentito ogni voce che, ora l’uno ora l’altro, li davano come controparte in causa. Per salvare Alitalia servono diversi miliardi di euro. Air France, pur svalutando di molto la compagnia, ne ha messi sul tavolo quasi tre. La curiosità sulla reale esistenza della cordata italiana monta di giorno in giorno. L’imprevedibilità è tra le doti maggiormente riconosciute a Silvio Berlusconi. Che anche questa volta sia riuscito a battere tutti sul tempo?

ALITALIA-AIR FRANCE, ENNESIMA PROVA DI VOLO Air France è pronta ad ammorbidire i toni e trattare con i sindacati. Berlusconi insiste sulla cordata italiana. Che però ancora non esce allo scoperto. di STEFANO CALICIURI

ALITALIA-AIR FRANCE, ENNESIMA PROVA DI VOLO
Air France è pronta ad ammorbidire i toni e trattare con i sindacati. Berlusconi insiste sulla cordata italiana. Che però ancora non esce allo scoperto.
di STEFANO CALICIURI