PUTIN DIVIDE LE OPINIONI PUBBLICHE MONDIALI
Adorato dai russi, il leader del Cremlino spacca in due il pubblico. In Occidente lo temono, Cina, India e Egitto lo apprezzano. In chiave antiamericana.
di STEFANO MAGNI

[29 feb 08] Se la politica estera dovesse dipendere dall’opinione pubblica, oggi ci ritroveremmo nel mezzo di una nuova Guerra Fredda: il mondo diviso in due blocchi, con l’Asia e il Medio Oriente dalla parte della Russia e l’Europa (più Israele e il Giappone) contro la grande potenza euroasiatica. Questo è il quadro che emerge da un sondaggio internazionale commissionato dalla Bbc in trenta Paesi di tutte le aree geografiche del mondo. Il questionario ruota attorno a cinque domande: Vladimir Putin, giunto alla fine del suo mandato e pronto a passare il potere a Dmitrij Medvedev, ha migliorato o peggiorato le relazioni della Russia con gli altri Paesi? Ha migliorato o peggiorato la qualità della vita dei russi? Ha reso il mondo più pacifico e sicuro? Ha reso più affidabile la Russia in quanto fornitrice di energia? Ha migliorato o peggiorato lo stato di diritto? I russi, direttamente interessati, rispondono in modo estremamente positivo a tutte le domande del questionario. L’86 per cento è convinto che il presidente Putin abbia migliorato le relazioni della Russia con gli altri Paesi. Il 77 per cento è sicuro che abbia migliorato le condizioni di vita, il 76 sostiene che il mondo sia ora più sicuro e pacifico, il 72 è convinto che ora la Russia sia un partner più affidabile nei confronti dei clienti energetici. Un po’ meno (ma sempre la maggioranza schiacciante) sono coloro che pensano che Putin abbia anche migliorato lo Stato di diritto, garantendo maggiormente i diritti individuali e perfezionando la democrazia: il 64 per cento dei russi ne è convinto. Si può comprendere appieno perché alcuni sondaggi diano il candidato di Putin, Dmitrij Medvedev, vincente con il 79 per cento dei consensi: più dei due terzi dei russi sono convinti che la Russia e il mondo siano posti migliori in cui vivere dopo due mandati presidenziali di Putin.

Ben diverso è il parere degli europei occidentali. I Paesi dell’ex Patto di Varsavia non sono neppure stati consultati in questo sondaggio: che la Polonia o le repubbliche baltiche abbiano paura del Cremlino è un fatto risaputo. Meno noto, invece, è il timore diffuso nei paesi dell’Europa occidentale, i cui governi sono stati anche molto favorevoli alla leadership di Putin. Il 56 per cento dei tedeschi, il 53 per cento degli italiani, il 52 degli spagnoli e il 50 dei francesi, ad esempio, sono convinti che la Russia putiniana eserciti un’influenza prevalentemente negativa nel mondo. Mentre negli Stati Uniti, il 57 per cento degli intervistati è convinto che il Cremlino abbia reso il mondo meno sicuro. Sulla qualità della vita dei russi sono soprattutto i russi stessi ad aver diritto di esprimere un giudizio e poco importa che la stragrande maggioranza dei cittadini di tutti i Paesi occidentali ritenga che siano peggiorate. Ma anche questo dato è indicativo di quanto negativamente la leadership del Cremlino viene percepita da questa parte dell’Europa. Sui diritti umani, argomento su cui è possibile esprimere un giudizio oggettivo, il parere europeo è quasi all’unanimità negativo: appena l’1 per cento degli italiani e il 3 per cento degli inglesi esprimono un giudizio “molto positivo” sull’influenza che la leadership di Putin ha esercitato sullo Stato di diritto in Russia. Un giudizio simile viene espresso anche dalla maggioranza dei giapponesi e soprattutto degli israeliani: i cittadini dello Stato ebraico (molti dei quali sono nati nell’ex Urss) sono convinti che la Russia eserciti un’influenza prevalentemente negativa nel mondo (53 per cento). E’ comprensibile: nonostante gli sforzi compiuti dal Cremlino per migliorare le relazioni politiche ed economiche con Israele, gli israeliani vedono la Russia come la grande potenza che continua ad armare il nemico, l’Iran e la Siria in particolar modo.

Questi pareri si rovesciano quando andiamo a vedere cosa pensano i cittadini dei Paesi estranei alla cultura occidentale. E vediamo, per esempio, che Putin è letteralmente adorato dagli egiziani, dove una maggioranza che va dall’80 all’84 per cento degli interpellati eprime un parere positivo su tutte e cinque le questioni. Anche la maggioranza degli indiani è convinta che Putin abbia fatto un buon lavoro per i russi e per il mondo. E più dei due terzi dei cinesi (il 69 per cento degli intervistati) ritengono che la Russia eserciti un’influenza molto positiva nel mondo. Ma cosa intendono per “positivà”? Sia in Cina che nei Paesi arabi del Medio Oriente, la Russia viene vista, anche dalla stampa, come un contrappeso internazionale agli Stati Uniti. Quando Putin minaccia di puntare di nuovo i missili sui Paesi che dovessero ospitare lo scudo anti-balistico della Nato, in Occidente fa paura, ma nei Paesi antagonisti degli Usa provoca un moto di orgoglio. Ed è qui che si possono individuare le linee di un futuro confronto globale. D’accordo che la politica estera non viene decisa dall’opinione pubblica, soprattutto nei Paesi non democratici. Ma la cultura e la visione del mondo della maggioranza dei cittadini hanno sempre determinato, nel lungo periodo, le scelte strategiche di un Paese. E la Russia di Putin sta tornando ad essere un soggetto internazionale forte, e tutti, prima o poi, dovranno fare una scelta di campo.

PUTIN DIVIDE LE OPINIONI PUBBLICHE MONDIALI Adorato dai russi, il leader del Cremlino spacca in due il pubblico. In Occidente lo temono, Cina, India e Egitto lo apprezzano. In chiave antiamericana. di STEFANO MAGNI

PUTIN DIVIDE LE OPINIONI PUBBLICHE MONDIALI
Adorato dai russi, il leader del Cremlino spacca in due il pubblico. In Occidente lo temono, Cina, India e Egitto lo apprezzano. In chiave antiamericana.
di STEFANO MAGNI