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Le liste del Pdl: esclusi, volti nuovi e polemiche

[10 mar 08] Giorno della verità in casa Pdl. Fra poche ore scade il termine per la presentazione delle liste e così ogni nodo verrà sciolto. Le ultime quarantotto ore per Silvio Berlusconi sono state un vero tour de force: costantemente al telefono per ricucire rapporti e smussare i nominativi di troppo. Più o meno, uno su dieci. Situazione particolarmente critica in Sicilia dove si è consumata una lotta intestina tra il coordinatore regionale Angelino Alfano e il presidente dell’Assemblea siciliana, Gianfranco Miccichè. Il primo ha ottenuto il rinnovamento delle liste con 17 nomi nuovi fra Camera e Senato, mentre l’ex viceministro è riuscito a salvare i suoi fedelissimi: Pippo Fallica, Gaspare Giudice, Ugo Grimaldi, Mario Ferrara. Nella lista per la Sicilia occidentale, Micciché è riuscito ad avere la garanzia di precedere il giovane collega di partito Alfano. Tra le novità isolane, l’assessore regionale Dore Misuraca, il sindaco di Catania, Umberto Scapagnini e l’ex presidente della provincia di Agrigento, Vincenzo Fontana. E’ stato direttamente Silvio Berlusconi ad inserire in lista il nome di Gabriella Giammarco, giornalista del Tg4. Un posto anche per il presidente dell’ordine degli avvocati di Catania, Salvo Torrisi, per il coordinatore provinciale di Messina, Ottavio Garofano, e per Nino Minardo, nipote del deputato uscente Riccardo, passato con il Movimento per le autonomie di Lombardo. Rientra Enrico La Loggia; riconferme per Stefania Prestigiacomo e Antonio Martino.

Al Senato, dietro il capolista Renato Schifani, ci saranno l’ex sindaco di Cefalù, Simona Vicari, e Salvo Fleres. Nino Strano, passato all’onore delle cronache per aver mangiato la mortadella in aula in occasione della sfiducia a Prodi, sarà nelle parti basse della lista. E’ stato lo stesso (ormai ex) senatore a commentare: “Accetto in silenzio e con rispetto la decisione del partito”. Nel resto d’Italia il puzzle è quasi completo. Tra le novità dell’ultim’ora Tonino Angelucci, editore di Libero e Il Riformista, Catia Polidori, leader dei giovani di Confapi. Maurizio Castro del Centro studi Marco Biagi, e Souad Sbai, presidente delle donne marocchine in Italia. La scrittrice Fiamma Nierenstein sarà quarta in Liguria, mentre Alessandro Ruben, dell'Anti Defamation League e consigliere dell'Unione delle comunità ebraiche italiane, correrà in Piemonte. L'attore Luca Barbareschi sarà eletto in Sardegna, mentre in Emilia Romagna sarà presentata Anna Maria Bernini, avvocato della vedova di Luciano Pavarotti. In quota Alleanza nazionale sarà candidato Gianfranco Paglia, medaglia d'oro al valor militare, uno dei soldati feriti a Mogadiscio, in Somalia. Giorgia Meloni, vicepresidente della Camera uscente, correrà nella circoscrizione per la Camera Lazio 2, mentre Eugenia Roccella, portavoce del family day, sarà inserita nelle liste Lazio 1. Altero Matteoli è capolista in Toscana, Carlo Giovanardi in Emilia Romagna.

Sicura alla Camera anche la candidatura di Barbara Saltamartini, responsabile del dipartimento pari opportunità di An. Mirko Tremaglia sarà invece schierato in Lombardia 2. Prevista la presenza anche del manager dello spettacolo Gianmarco Mazzi, già direttore musicale di tre edizioni del festival di Sanremo (dal 2004 al 2006). In Campania nessun problema per Italo Bocchino e Mario Landolfi, mentre Vincenzo Nespoli dovrebbe traslocare al Senato. Per il Senato, lo stilista Santo Versace sarà candidato in Calabria; il governatore Giancarlo Galan guiderà la lista in Veneto, Formigoni in Lombardia e Marcello Pera nel Lazio. Probabile anche la presenza nelle liste di Domenico Fisichella e dell’attrice e conduttrice televisiva, Barbara Matera. Tra i nomi di spicco, da segnalare l’economista Giuliano Cazzola, il direttore del Quotidiano Nazionale Giancarlo Mazzuca e Daniele Toto, nipote del proprietario della Compagnia aerea Air One. In Puglia il Popolo della libertà è spaccato in due correnti: il coordinatore Raffaele Fitto guida la cordata dei baresi e ha praticamente monopolizzato le liste. Tra i nomi sicuri per la Camera: Angiola Filipponio Tatarella, Simeone Di Cagno Abbrescia, Antonio Distaso e Luigi D'Ambrosio Lettieri. Al Senato un'altra coppia di industriali baresi: Francesco Divella (pasta) e Antonio Lorusso (caffè). Il “tridente imprenditoriale” è completato da Luigi Lo Buono, ex presidente della Fiera del levante.

Michela Vittoria Brambilla, leader dei Circoli della libertà a cui sono toccate dieci candidature, è terza in lista alla Camera in Emilia Romagna dopo Berlusconi e Fini; i Circoli del buongoverno (quelli di Dell’Utri, per intenderci) presentano invece tre nomi: l’assistente romano Nicola Formichella, l’assistente milanese Simone Crolla e il giovane imprenditore ligure Pierpaolo Pizzimbone. Tra i volti nuovi si segnalano il leader dei giovani di Confcommercio Maurizio Del Tenno, l’imprenditore Ettore Riello, che in Veneto sarà l’anti Calearo, il leader dei tassisti anti-liberalizzazioni Loreno Bittarelli e l’ex generale della Gdf Roberto Speciale (Umbria). Sono invece rimaste fuori alcune delle candidature - vere o presunte - che avevano fatto più discutere (Francesca Impiglia e Katia Noventa su tutte) e fuori sono anche candidati potenziali come l’ex radicale Daniele Capezzone o di lungo corso come Alfredo Biondi, Egidio Sterpa, Lino Jannuzzi.

La bellezza in Parlamento sarà, invece, garantita oltre che dalla riconfermata Mara Cafagna, anche da Elisa Alloro, salita alla ribalta qualche tempo fa per esser essersi fatta riprendere da una web-cam per tre mesi consecutivi. Tra i nuovi parlamentari, si segnalano l’editore Giuseppe Ciarrapico, il giornalista Gennaro Malgieri (tredicesimo in Campania 2), il portavoce di Bondi Luca D’Alessandro e quello di Martino, Giuseppe Moles, Melania Rizzoli (moglie di Angelo). In lista anche la fisioterapista Licia Ronzulli (Berlusconi sottolinea come non sia la sua massaggiatrice ma una manager della sanità che gestisce uno staff di 65 collaboratori). In Toscana correrà anche l’ex dirigente Rai Deborah Bergamini mentre Micaela Biancofiore, parlamentare uscente, sarà ricandidata in Campania perché il suo posto trentino è stato assegnato a Manuela Di Centa. (ste. cal.)



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