André Ropert
LA SCONFITTA
DELLE RIVOLUZIONI



€.
22
 
   IL LIBRO
Perché lo spirito rivoluzionario ha suggestionato in modo così radicale la cultura politica occidentale? Perché tutti gli esperimenti rivoluzionari sono falliti? Questi gli interrogativi intorno ai quali ruota il libro di Ropert, un magistrale bilancio, storico e teorico, di uno dei termini chiave del lessico politico moderno e contemporaneo: quello di "rivoluzione". 
La rivoluzione totale, spiega l'autore, ha rappresentato l'ultimo avatara della speranza messianica, centrato sull'idea che la libertà, l'uguaglianza, la giustizia e la fraternità regneranno solo quando gli ordinamenti esistenti saranno stati rasi al suolo e ricostruiti ab imis. Di qui lo straordinario fascino che la mitologia rivoluzionaria ha esercitato sugli spiriti. Ma tutte le volte che la rivoluzione è riuscita ad imporsi ed a svilupparsi secondo la sua logica, l'esito finale, spiega Ropert, è sempre stato il soffocamento delle libertà. Quest'ultima, infatti, per attecchire e svilupparsi ha bisogno di una cultura politica moderata e orientata al compromesso: tutte cose incompatibili con la cultura rivoluzionaria, ossessionata invece dall'idea che sia imperativo tutto distruggere per tutto ricostruire. Un'idea tipicamente millenaristica, che non poteva produrre, sul piano storico-politico, quello che ha regolarmente prodotto: all'inizio, irrefrenabili entusiasmi ed esaltanti aspettative; alla fine, cumuli di rovine materiali e morali.. 

 

   L'AUTORE
André Ropert, storico del pensiero politico e studioso dei fenomeni rivoluzionari, ha insegnato nelle università di Cherbourg, Caen e Rouen. Tra i suoi volumi, La misère et la gloire: histoire culturelle du monde russe de l'an mil à nos jours (Armand Colin, Paris, 1992). L'echec des révolutions è apparso in prima edizione francese nel 1996.


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