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  PARLAMENTO

Le cartelle pazze 
di Visco insidiano
il ministro Del Turco

di Giovanna Albertini

Vincenzo Visco ha appena fatto in tempo a traslocare dal ministero delle Finanze a quello del Tesoro per evitare le catastrofiche e fantozziane conseguenze dell'introduzione del suo famoso Modello Unico fiscale. E ora la patata bollente è finita nelle mani del neo ministro Ottaviano Del Turco. Nelle ultime settimane, proprio alla vigilia delle sospirate vacanze estive, milioni di italiani si sono visti recapitare una nuova ondata di "cartele pazze". Ovvero di avvisi cosiddetti "bonari" da parte del fisco. Avvisi che, come ormai è stato ampiamente appurato, nella stragrande maggioranza dei casi riportano macroscopici errori da parte degli uffici finanziari. In poche parole i cittadini vengono di punto in bianco accusati formalente di aver compiuto, se non dei reati, degli strafalcioni gravi durante la compilazione della denuncia dei redditi. E si trovano costretti a code interminabili di fronte agli appositi sportelli per produrre la documentazione che attesta la regolarità della loro posizione fiscale.

Una situazione ancor più paradossale se si considera la grande propaganda che è stata fatta da parte del governo alle nuove infrastrutture telematiche che dovrebbero fornire in tempo reale tutte le informazioni necessarie sulle posizioni fiscali dei contribuenti. 
Sulla questione sono state presentata una serie di interrogazioni parlamentari da parte dell'opposizione. Tra le quali quella indirizzata al presidente del consiglio da parte del deputato di Alleanza Nazionale Gianni Alemanno (n. 4-30863 del 15 luglio 2000) o quella indirizzata direttamente al ministro delle Finanze e firmata da Teresio Delfino, Tassone, Volontè, Grillo e Cutrufo (n. 3-06049).

Alemanno chiede al governo se non ritenga doveroso sospendere l'invio delle cartelle e prevederne l'inoltro solo dopo aver verificato l'esattezza della pretesa tributaria; individuare i responsabili (Dipartimento delle Entrate e Sogei) che per la seconda volta hanno provocato questa situazione drammatica e procedere immediatamente alla rimozione e alle revoche degli incarichi. Sulla stessa linea, Teresio Delfino chiede "quali iniziative urgenti intenda assumere per limitare i disagi dei contribuenti; considerato l'enorme numero di errori nelle verifiche fiscali, a chi siano state affidate le verifiche stesse e le sue valutazioni su una situazione che appare disastrosa; quale sia il ruolo della Sogei in tutta la vicenda".