Andreotti
di Massimo Franco


Giulio Andreotti è la quintessenza dell’Italia del Purgatorio. Il campione, quasi la sublimazione di un paese di mezzo tra Oriente e Occidente. La sua italianità si è incastonata in una zona grigia che la geopolitica ha esaltato nei decenni della Guerra Fredda. In lui si son concentrate le arti della diplomazia vaticana, il buonsenso comune dell’opinione pubblica moderata e poco politicizzata, e le ambiguità professionali della nomenklatura di stato verso tutto quello che si muoveva intorno e sotto l’ufficialità. La coerenza dell’italianità andreottiana, però, oggi segnala un limite, culturale prima che politico. La zona grigia si è assottigliata fin quasi a scomparire. L’Italia purgatoriale rinvia a un panorama novecentesco, perfino il Vaticano, dopo l’11 settembre 2001, appare meno andreottiano. L’ex divo Giulio è l’autobiografia di una classe politica e di una generazione insieme insuperate e irripetibili.

21 dicembre 2001

 
 

 

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