Dieta Mediterranea
di Gualtiero Marchesi


A chi mi ha chiesto che tipo di cucina privilegio, a quali sapori mi sento più vicino e che cosa rappresenta per me la Dieta mediterranea ho sempre risposto: "Mi sento mediterraneo d’estate e mitteleuropeo d’inverno". Del resto, l’Italia non è la Dieta mediterranea, ma la cucina italiana ha molto in comune con i tratti tipici dell’italianità. E se le comunanze climatiche, quell’“aria bassa” che ci fa godere di un’atmosfera temperata, permette di sostenere con sicurezza che: “Sotto le Alpi siamo tutti mediterranei”, ciò non vuol dire che quello che mangiamo e quello che cuciniamo sia legato a doppio filo alla nostra “mediterraneità”. E allora preferisco pensare che l’identità di una nazione, e in particolar modo dell’Italia, la facciano molto di più coloro che vi guardano dall’esterno, senza riuscire a percepire le diversità interne. La cucina italiana si estende da Nord a Sud, e da Nord a Sud muta il suo gusto e i suoi profumi, e, viaggiando, parla dialetti sempre diversi. Chi può non sostenere che la cucina del nord Italia si avvicina molto di più nei suoi ingredienti, e quindi nei suoi sapori, alla cucina del centro Europa? E chi non ha mai percepito quale sostanziale differenza vi sia nel gusto di un olio ligure rispetto ad uno umbro o ad un omologo del sud? Una cosa, certo, accomuna tutti gli italiani. Ed è il gusto per la buona cucina, nostrana e non.

21 dicembre 2001

 
 

 

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