Dino Risi
di Maurizio Cabona
“Sesso, soldi, sole, sonno, successo”. Sintesi gaudente di Dino
Risi, che l’ha realizzata presto, come un attore o un calciatore.
Ma a trent’anni un calciatore è vecchio e un attore è vacuo,
mentre Risi è un regista. Uno sceneggiatore gli scrive una volta:
"I filobus sono pieni di gente onesta". Perché la calca non
diventi meno onesta, Risi non sale più sul filobus. Abbonati al
medesimo, i critici italiani, giudicano male battuta e film, Il
sorpasso, per i critici francesi, invece è il capolavoro della
comédie à l’italienne. Qualcosa accomuna ugualmente i critici
italiani e francesi, però: seduti al buio possono solo guardare
ciò che Risi gira alla luce, seduto fra Gassman e Tognazzi, Sordi
e Manfredi, la Loren e la Ekberg. Solo Alida Valli continua a
mancargli... Oggi i critici sono morti e lui è uno splendido
ottantenne.
21 dicembre 2001
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