Mafia
di Pietrangelo Buttafuoco


Siccome l’omertà viene prima delle idee, si darà definizione della Mafia - l’originaria società di mutuo soccorso saraceno in terra siciliana - attraverso un apologo, ovvero il racconto di come una volta, su un punto alto e nascosto delle Madonie, s’incontrarono il vento, l’acqua e l’onore. S’incontrarono appunto, e poiché non s’erano mai veduti prima, fecero allegria di quella sorpresa promettendosi di cercarsi ancora, ancora una volta e ancora per tante altre volte. E il vento che faceva mulinelli disse ai due amici: “Amici, se non mi troverete qui, mi troverete di sicuro nell’aria, ovunque. Se mi perderete poi, là dove lo scirocco ferma la sua gelatina di torpore sulla cassine delle finestre chiuse, là io ci sarò, sarò là a respirare con le tende”. Anche l’acqua offrì la sua promessa: “Amici, amici cari, se non mi trovate qui, cercatemi nei fiumi, nel mare, sulle nuvole e nelle quartare dei muli che scendono al lavoro. Anche quando la sete spacca la gola, anche quando mi avrete perduta, io ci sarò, sarò nella fronte dell’uomo, mischiata al sale del sudore”. Serio e grave l’onore affidò le mani ai due amici e disse loro: “Amici, amici del cuore, questo solo vi posso dire io: chi mi perde non mi troverà, non mi troverà mai più”.

21 dicembre 2001

 
 

 

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