Dal Grande Nord le lettere di Babbo
Natale
di Maria Teresa Petti
La fantasia può essere un’arte, una predisposizione, un modo di
vivere. Per qualcuno è l’unico modo per vivere, per altri è un
semplice gioco al quale cedere di tanto in tanto, altri ancora,
per loro sfortuna, ne sono completamente sprovvisti. Tolkien, di
quella fantasia, fu il simbolo. Per tutti coloro che seppero e
vollero leggerlo. Nella vita, quella reale, Tolkien ebbe quattro
figli. E nella vita, quella vera, un grande spazio spettò alla
fantasia. Nella sua famiglia, ogni anno, per più di vent’anni,
Babbo Natale recapitò una lettera vera, con tanto di francobollo
delle poste polari.
Non una lettera di ramanzine e buoni propositi per i bambini, ma
una lettera divertente con i racconti dei preparativi e delle
disavventure di Babbo Natale alle prese col suo distratto aiutante
Orso Polare. La calligrafia del vecchio burlone si fece negli anni
sempre più tremolante, ma il suo spirito restò sempre vivace. Ogni
lettera aveva dei disegni, che ritraevano le scene più originali,
la casa del polo Nord, le renne, l'Orso Polare e i Cuccioli suoi
nipoti, tra cui Pasku e Vaikotukka ("Grasso" e "Pelobianco"); gli
Uomini-di-neve e i loro bambini; gli Gnomi fiossi e gli Elfi.
“Quest’anno sono più tremolante del solito. Tutta colpa dell’Orso
Polare! E’ stato il più grosso scoppio che mai si sia visto al
mondo, e il più pazzesco fuoco d’artificio. Adesso il Polo Nord è
NERO, le stelle sono finite tutte fuori posto, la Luna è stata
spaccata in quattro, l’Uomo della Luna è piombato nel giardino sul
retro di casa mia. Ha mangiato un bel po’ dei miei cioccolatini di
Natale prima di ammettere che si sentiva meglio, e poi è risalito
lassù a riparare la Luna e riordinare le stelle”. Quando Babbo
Natale fu troppo vecchio per scrivere, prese come segretario
l’elfo Ilbereth, e le lettere continuarono ad arrivare, con una
nuova calligrafia e sempre molti disegni. Un semplice viaggio
nella fantasia in cui vale la pena di tuffarsi ancora.
11 gennaio 2002
matpetti@hotmail.com
J.R.R. Tolkien, Le lettere di Babbo Natale, Rusconi editore, 1978,
traduzione di Francesco Saba Sardi, a cura di Baille Tolkien,
Bompiani, 2000. Euro 12.39.
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