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Società tolkieniana. Tutte le iniziative
italiane
di Paolo Paron
La Società tolkieniana italiana, è nata nel 1992 in occasione del
centenario della nascita di J.R.R. Tolkien ed è stata subito
riconosciuta dalla Tolkien Society inglese. Il principio
fondamentale che ha mosso i fondatori dell'Associazione è stato
senz'altro il desiderio di dare testimonianza, attraverso
l'attività culturale, della gran mole di tradizioni, miti e
leggende che l'uomo moderno va rapidamente obliando. Tolkien e le
sue opere sono stati la grande porta attraverso cui far passare
questo messaggio di riscoperta, di rivivificazione di
riattualizzazione delle narrazioni europee: dal gelido nord del
mondo, fino al caldo Mediterraneo. Sono tanti e tali i
collegamenti degli scritti tolkieniani con le tradizioni europee
da rendere perfino difficile una scelta, ma vogliamo almeno
citarne alcuni: dall'antica saga finlandese della terra di Kaleva
(Il Kalevala) sorge Turin, colui che sfida il destino; dal "Crist
di Cynewulf" nasce il luminoso Earendil; dall'Edda prendono nome i
nani dello Hobbit, romanzo che chiaramente, per la grande possanza
del drago che vi si incontra e per la sfida che avviluppa l'intero
racconto, molto deve all'anglosassone Beowulf. E poi ancora anelli
magici tipicamente norreni, draghi infidi, ma indispensabili
nemici, di pura concezione occidentale e maghi che muoiono e
risorgono con processi che ricordano tanto l'alchimia. E
incantesimi del sonno e date che ritornano puntualmente a scandire
l'antico calendario con tutti i suoi significati e tanto, tanto
altro…
Forte di queste certezze, la Società tolkieniana italiana fin
dalla sua nascita si è sempre impegnata non soltanto in un'azione
di diffusione delle opere tolkieniane, ma anche e soprattutto
nella riscoperta di miti e leggende di tutta Europa, nella ricerca
di antiche tradizioni locali delle varie zone d'Italia, scavando
tra le pieghe della memoria dei nostri vecchi, spulciando nei
libri dimenticati e riproponendo sotto forma di pubblicazione o
conferenza quanto si è riusciti a salvare dall'oblio del tempo.
Alcune cose sono già state fatte, molte ancora attendono d'essere
compiute, ma come le spade spezzate aspettano pazientemente di
essere riforgiate, così la cultura europea, da quella più nota
alla sconosciuta leggenda di uno sperduto paesino, attende
pazientemente che qualcuno la sappia riscoprire e riportare alla
luce.
Ogni anno vengono organizzati in molte città italiane, numerosi
incontri, convegni, conferenze, manifestazioni, feste. La più
famosa e la più grande di queste feste è senza dubbio la Hobbiton
che ogni anno conclude l'estate in un tripudio di danze e di
colori, di giochi e di conferenze, di rievocazioni e di duelli ,
di concerti e di dolci chiacchierate all'ombra degli alberi. Una
"tre giorni" un po’ magica per ritrovare gli amici e ritrovarsi,
nell'atmosfera fuori dal tempo della Terra di Mezzo, nella
splendida cornice del castello di Gorizia dai cui bastioni le note
delle cornamuse scendono dolci verso la città. Quest'anno oltre
7.000 hanno partecipato ai tre giorni tolkieniani di Gorizia.
L'intensa attività di questo 2001 ha visto la Società tolkieniana
partecipare alla Fiera del Libro di Torino a maggio e di Campi
Salentina (LE) a novembre, sempre a novembre è stata presente a
Lucca Games e poi Expocartoon e Romix nell'Urbe; ha allestito uno
stand per tre mesi, organizzato una conferenza ed un concerto
oltre ad allestire una splendida mostra nei giardini di Castel
Sant'Angelo, nell'ambito di Invito alla Lettura, portando
contemporaneamente una sezione tutta personale di Montanini e
Spazzapan, con tantissimi inediti a Colle Oppio, nell'ambito della
manifestazione "All'ombra del Colosseo".
Convegni e mostre hanno assistito alla presenza della Società
tolkieniana in tutta la penisola, da Rozzano a Roma, da Padova a
Lecce, da Lucca a l'Aquila. Ad Udine poi ha preso vita la seconda
parte di "Keltland - Antiche genti della nuova Europa" che ha
visto musicisti, duellanti, danzatori, cantanti, relatori
provenire dall'Islanda e dalla Lapponia per parlare delle
tradizioni nord-europee, di sciamanismo e di Benandanti. Ogni anno
viene indetto il concorso per illustrazione e racconto "Silmaril"
giunto già all'ottava edizione, che ha permesso di selezionare
numerosi illustratori che ora lavorano per case editrici di grande
rilievo e penne molto appuntite e dalla grande sensibilità.
Affinché tutto questo non duri soltanto i tre giorni di una festa,
ecco ampliarsi il lavoro di divulgazione attraverso le due
pubblicazioni della STI: "Terra di Mezzo" più strettamente
tolkieniana d'impostazione più leggera e "Minas Tirith" ove le
ricerche sulle fonti e sulla cultura europea trovano la loro sede
naturale, con approfondimenti, studi, traduzioni di testi ed
articoli.
11 gennaio 2002
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