Federico Fellini
di Ivo Germano

E dire che furono fischi e sputi a punteggiare la "prima" de La dolce vita, diretta da una specie di "senza Dio" riminese dalla fronte altissima, corpulento ed ironico. Peccato che quell'eversore del costume nazionale si chiamasse Federico Fellini. Praticamente il cinema italiano nel mondo, l'unico per cui la notoria sedia da regista dal set si sia trasferita nell'immaginazione nazionale, con tanto di cappello a tesa larga, cappotto, sciarpa e voce in falsetto. Quanti sogni, spudorati e commossi tassativamente firmati Fellini. Eros a profusione e per nulla imbarazzante per questo junghiano del grande schermo, punteggiato da cinque Oscar. Cinque tappe per un giro del mondo di un artista borghese e salace, disegnatore caricaturale e poeta bambino, innamorato della vita, dolceamara e contraddittoria.

Un Matisse cinematografico dai gran quadri: 1954, La strada, 1957, Le notti di Cabiria, 1963, 8 e 1/2, 1973, Amarcord; addirittura l'Oscar alla carriera a Los Angeles nel 1983. Da evitarsi, allora, l'attrezzistica della memoria, volendo seguire il precetto di Aldo Palazzeschi che,nelle vesti di critico per Epoca nel 1951, s'innamorò della defomazione antirealista di Luci del Varietà. Uno, insomma, che se ne fotteva dello specifico filmico, ma lasciava che lo spettatore si divertisse. Molto amò le donne, vestali come Giulietta Masina, mito femminino come Claudia Cardinale ed essenza innocente di distratta carnalità come Sandra Milo. Italiano globale per eccellenza, la prima volta che si recò negli Stati Uniti, fu su invito di Burt Lancaster. E dopo a Mosca, per scortare al Festival di Mosca 8 1/2 , in Messico sulle tracce di Castaneda, regalandoci un resoconto degno di un Casanova postmoderno in Viaggio a Tulum, apparso sul Corriere della Sera, a Parigi per Ginger e Fred. Ultimo atto a Los Angeles, con al fianco Sophia Loren e Marcello Mastroianni per ritirare l'Oscar alla carriera. Istante cadenzato dalle lacrime in platea di Giulietta Masina che ci ha fatto sentire orgogliosi di essere italiani.

 

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