Giorgio Armani
di Ivo Germano
Da buyer alla "Rinascente" a principe rinascimentale del made in
Italy. Un'aquila a rivendicare un impero del buongusto e del lusso
dove non tramonta mai l'oro dell'ambizione e del prestigio
internazionale. Un individuo e la sua t-shirt nera e quei
pantaloni chiari, applicazione della kalogathia nazionale ad uso
del mondo. Dal '75 i suoi occhi siderei sono la prova provata di
una ascesi inframondana al servizio del logo-Italia. Lavoro,
lavoro, nel mondo e per il mondo, a patto di "mai rinnegarsi, mai
mitizzarsi". Giorgio Armani è equazione di stile e misura
rivoluzionaria della forma molteplice. Aurora creativa, nata da
una giacca destrutturata, severa e sensibile, snella e ricca, tale
da concedere il lasciapassare ad un abito da sera supportato dal
tacco basso, da maestrina e catechista, giunta alla rilettura
della giacca maoista: il Gorgeous Giorgio e la rivoluzione
culturale. Un nonnulla per chi nel '82 si vide dedicare la prima
pagina di Time, secondo solo, quarant'anni dopo, a Christian Dior.
Onorato commendatore della Repubblica, ha donato valore aggiunto
al successo imprenditoriale. Dovunque voi siate sarete vicini ad
un negozio Armani. Praticamente come respirare l'elegante aria di
casa.
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