Cercasi produttore di coraggio
di
Lucio Pellegrini (*)
Il cinema italiano soffre della scarsa propensione di chi lo finanzia ad
assumersi rischi e dell'ampia propensione a battere strade battute. Chi
controlla il denaro pubblico, rimane legato ai soliti schematismi del
cinema d'autore "col messaggio": temi molto impegnati però incassano
molto poco. I privati propendono invece per l'esatto contrario, i
filmetti cabarettistici. In mezzo però ci sarebbe qualcosa. La mia
generazione - registi come Muccino, Garrone, Zanasi, Ponti e Virzì - ha
progetti interessanti e difficoltà ancora più interessanti nel
realizzarli. Non vedo tanto il problema della scrittura per il cinema o
degli attori di richiamo, quanto il dover pensare un cinema per la tv,
che nelle sale stenta.
(*) regista e sceneggiatore.
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