Rossellini e De Sica ma anche Freda e Sonego
di
Bertrand Tavernier (*)
C'erano grandezza, forza e immaginazione in moltissimi registi italiani:
dalle commedie di Camerini in epoca fascista, come Gli uomini che
mascalzoni e Il signor Max, al neorealismo resistenziale del Rossellini
di Paisā e del De Sanctis di Caccia tragica. E poi i film storici: Il
mulino del Po di Lattualda, I miserabili - il miglior adattamento del
romanzo di Hugo - e La leggenda del Piave, entrambi di Freda... Quando
lo esaltavo, gli intellettuali italiani mi prendevano in giro! Ma non va
dimenticato neanche l'"impegno" del Salvatore Giuliano di Rosi.
Monicelli era versatile al punto di passare dai Soliti ignoti ai
Compagni, un film sociale ineguagliato, e Comencini da Tutti a casa a
Incompreso. Idem Risi, da Una vita difficile, scritto da Sonego, al
Sorpasso. Formidabile. Innovatori come Rosselllini e Fellini erano
infatti circondati da grandissimi registi, capaci di applicare le loro
trovate, grazie anche a sceneggiatori come Zavattini, Cerami, Amidei...
E Sonego č ancora all'origine dell'immenso film di Comencini Lo scopone
scientifico, che nel 1972 coglie giā la globalizzazione!
(*) regista e sceneggiatore.
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