A Roma oggi mi sento solo
di Philippe Noiret (*)

Ho spesso recitato da italiano: giornalista in due episodi di Amici miei per Monicelli, giudice in Tre fratelli per Rosi, medico negli Occhiali d'oro per Montaldo, proiezionista in Nuovo cinema Paradiso per Tornatore... E mi sentivo un po' italiano quando, arrivato a Roma, telefonavo a Mastroianni: avevo girato con lui La grande abbuffata per Ferreri. O a Gassman: avevo girato con lui La famiglia per Scola. O a Tognazzi: avevo girato con lui La grande abbuffata e Amici miei. Anche quest'anno sono venuto a Roma, per Mio figlio ha settant'anni di Capitani, e per la prima volta mi sono sentito solo: non avevo più nessuno a cui telefonare. Sono solo contento che Tognazzi sia ora rivalutato: aveva esagerazione, fragilità inventiva, sincerità e poteva fare qualunque parte.

(*) attore


 

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