Parole, parole... soltanto parole fra noi
di
Giorgio Gandola (*)
Billy Wilder tiene lezione a Cinecittā. Racconta: "Cinema italiano: un
aereo decolla e sale nel blu del cielo; accompagnato da una dolce
colonna sonora, entra in un banco di nubi; nell'aereo, un uomo e una
donna parlano. Cinema americano: un aereo decolla, entra in un banco di
nubi, esplode". Andando per festival, ci si accorge della veritā di
questo aneddoto. Oggi il cinema italiano č fatto di parole, mentre il
pubblico chiede azione e un racconto non fine a se stesso. Prigioniera
di un intellettualismo post-sessantottesco, la Mostra di Venezia non č
l'avanguardia del cinema italiano. Č un contenitore di film mediocri -
tranne quelli contro la mafia, la nostra specialitā - che al botteghino
vengono regolarmente sconfitti dalle pellicole straniere
(*) giornalista.
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