Ridateci l'amore e torneremo al cinema
di Bruna Magi (*)

Mi sono sempre chiesta perchè il cinema italiano, scomparsi i grandi maestri, abbia gratificato se stesso con una specie di privilegio acquisito: il diritto, in prevalenza, a "raccontarsi addosso", con piccole storie minimaliste realizzate senza sforzi, perchè l'impegno "intellettuale", quello sì, c'è sempre stato. Qualche volta supponente, certo convinto di indiscutibile superiorità. Del resto molti italiani vivono sicuri di avere capolavori inediti nel cassetto (o rimasti nella mente), nel terzo millennio siamo un popolo di geni mancati, non più navigatori ma turisti, in corsa dalle Hawaii al Mar Rosso, e c'è rimasto per fortuna qualche santo. Sono una donna che scrive e conosco le donne che vanno al cinema: sono loro a scegliere per mariti, amanti, fidanzati. Come sarebbero felici di trovare un bel filmone italiano che avesse una trama sostanziosa...

(*) critico cinematografico.
 

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