Pubblico? C'è solo il finanziamento
di
Stefano Della Casa (*)
Godard diceva che "il cinema è il cinema", ma cavarsela con "il cinema
italiano è il cinema italiano" suona meno bene. Dirò che è un'industria
senza industrie, in cui non c'è programmazione, ma i contratti vengono
sottoscritti all'osteria; che è l'industria privata più pubblica della
storia italiana, visto che già negli anni Venti si è trasferita a Roma,
per essere più vicina al governo; e che è una bottega artigianale mal
tollerata dagli ipermercati televisivi. A tutt'oggi continua a
interessarmi, ma tra lavorare a Cinecittà e aprire un ristorante
sull'Appennino Ligure non ho dubbi. La seconda sceneggiatura è quella
che riserva le sorprese migliori.
(*) direttore del Torino Film Festival.
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