Giromangiando.
Un Convivio a caro prezzo
di Angelo Mellone
Ricominciamo la rubrica, dopo tanto tempo, con una sostanziosa stroncatura. Essì, perché le guide di moda la menano tanto che a Roma la ristorazione è cresciuta: nessun dubbio, ma attenzione. Al “Convivio”, tempietto un poco kitsch dei fratelli Troiani, se ti vedono biondino che arrivi tomo tomo, il servizio garbatissimo te lo puoi scordare, a parte le graziose cure del competentissimo sommelier. I piatti, poi, per carità, nulla da dire: buoni i fiori di zucca farciti di ricotta con salsa di pesca e menta, ottimo il foie gras, buoni i primi e i secondi, fantasiosi i dolci. La carta dei vini – qui ritorna la faziosità etilica – strepitosa, anche se i ricarichi meriterebbero un’attenta riflessione. Quindi, che hai da rompere? Il prezzo, signori, per una cucina che non ci ha regalato nessun punto G tra le papille.
Per trentacinque-euro-trentacinque un secondo dovrebbe ammaliare, non piacere. E per cento euro vini esclusi sarebbe d’obbligo uscire straziati. Non è successo, alla prossima.
5 novembre 2003
Il Convivio – v.lo dei Soldati 31 –
Roma. Tel. 06.6869432
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