I vini del Franco bevitore.
Sapore di vino: la Tv dis-educational
Franco Ziliani
Non sapete nulla di vino e la vostra esperienza in materia si
limita a bianco e rosso? Molto bene, con queste formidabili
“credenziali”, ancora più irresistibili se siete molto giovani,
telegenici e avete maturato qualche esperienza, a qualsiasi
titolo, nel campo dello show business, potreste correre il rischio
di vedervi affidare una trasmissione televisiva che si pone
l’obiettivo di viaggiare lungo le “strade del vino”. Potrà
sembrarvi una barzelletta, invece, per le strane leggi che
regolano le televisione (RAI o Mediaset: non cambia nulla), un
programma estivo, che viene messo in onda il sabato mattina alle
11, è stato assegnato proprio con questi “criteri”. A condurre
“Sapore di vino”, programma d’intrattenimento leggero, che non ha
altre pretese che fare divulgazione leggera e portare per mezz’ora
gli spettatori in giro per cucine e vigneti, sono difatti stati
chiamati, proprio come “competenza” richiedeva, tale Lorenzo
Battistello, partecipante alla prima edizione del Grande Fratello
e poi ospite di vari programmi Mediaset, e la gentile signorina
Eleonora Benfatto, la cui principale credenziale è rappresentata
dall’aver vinto il concorso di Miss Italia nel 1989.
E se Battistello un briciolo di competenza, se così possiamo
definirla, potrebbe anche vantarla, visto che ha un’esperienza di
cuoco e da alcuni mesi ha aperto un ristorante in provincia di
Vicenza, ma è bastato assistere alla puntata del 14 giugno, la
seconda di questa nuova serie, del programma, per capire che un
conto è spadellare, più o meno bene, ai fornelli, ed un altro,
anche se la cosa ai geniali programmisti Mediaset non interessa, è
avere una minima cognizione di cosa sia il vino. Impegnato sulla
Costa degli Etruschi, tra Castagneto Carducci e Bolgheri, l’ex
ospite della Casa del Grande Fratello, si è distinto soprattutto
chiedendo ineffabile al tecnico di Grattamacco: “Ma le uve le
pigiate ancora con i piedi?”, e lasciando che a parlare del vino
(con la consueta stanca litania della descrizione del profumo di
mora e del gusto di prugna, che in televisione suona assolutamente
ridicola), fosse la P.R. dell’azienda.
Il resto sono state bazzecole insipide, come l’intervista
all’assessore al turismo della Regione Toscana, le quattro parole
scambiate con i responsabili delle strade del vino mandate come
stacchetto tra un brano musicale e l’inquadratura oleografica di
un vigneto, di una cantina, di un borgo storico. L’ex miss Italia,
da parte sua, si è unicamente distinta, oltre che per il perfetto
fisico evidenziato dal bikini, per il chiacchiericcio inoffensivo
stile “bellezza al bagno”, costellato di perle come la definizione
di Castagneto Carducci quale “borgo dove il tempo si è fermato”,
la recitazione - che fantasia - dei celebri versi carducciani
dedicati ai “cipressi alti e schietti” di Bolgheri, e l’entusiasmo
- “che bello, com’è preparato bene, ha i cuoricini!” - riservato
al dessert servitole al ristorante. Luogo topico dove la puntata
di questa trasmissione si è, con perfetta originalità, conclusa.
Intendiamoci, nessuno intende mettere in croce il cuoco vicentino
e la bella ex miss Italia padovana, che da assoluti non esperti
della materia trattata non potevano certo fare miracoli, né
brillare per acume, competenza, capacità di approfondimento. I
veri colpevoli sono piuttosto i programmisti ed i responsabili del
palinsesto, che con Sapore di vino sono riusciti a firmare una
trasmissione ancora più banale di Melaverde, (dove almeno c’è
Raspelli a dare prova di grande mestiere, da cronista di razza – e
di stazza – qual è), dal taglio insopportabilmente giovanilista,
casual, disinvolto. Un programma né carne né pesce, al quale,
evidentemente, anche i responsabili credono ben poco, visto che il
sito Internet ufficiale della trasmissione www.saporedivino.tv non
si merita nemmeno (visita del sito del 14 giugno) di fare menzione
della nuova serie, dei nuovi conduttori, degli argomenti che
verranno trattati nelle prossime puntate.
“Uva e dintorni come non li avete mai visti”, prometteva nel
sommario della presentazione di Sapore di vino Michele Avitabile,
in un articolo pubblicato su Tv Sette del Corriere della Sera,
della scorsa settimana. Aveva ragione, forse scrivendo senza aver
visto una puntata del programma: così banalizzato e affidato ad
assoluti incompetenti, in televisione il vino non l’avevamo ancora
visto.
20 giugno 2003
bubwine@hotmail.com
|