I vini del Franco bevitore. Un Montepulciano senza trucchi
di Franco Ziliani

Sono particolarmente felice quando, come in questo caso, mi capita di proporre alla vostra attenzione vini che, stranamente, per i misteriosi casi della vita, non sono segnalati dalle varie guide. Talvolta è solo a causa di una dimenticanza, perché pur con tutta la buona volontà possibile è quasi impossibile recensire tutto il meglio della vastissima produzione di casa nostra. In altri casi, invece, viene da pensare che le cause delle mancate segnalazioni siano meno innocenti, attribuibili, nel migliore dei casi, ad una non capillare esplorazione del territorio da parte delle varie guide, ad una pigrizia che le porta ad andare sul sicuro, senza verificare se, al di là dei soliti nomi, ci siano altre realtà meritevoli di essere conosciute. Nel caso dell’azienda che oggi segnalo congiuntamente non voglio avere la presunzione di dire che io, abitando a Bergamo, sia stato più bravo dei vari guidaioli che risiedono nella bella regione centro meridionale, ma così come, avendo ricevuto una segnalazione su questo produttore da parte di un’amica produttrice di Barolo, che mi aveva assicurato “questi vini credo facciano proprio per te”, non ho fatto alcuna fatica a procurarmeli, a chiedere informazioni ad assaggiare. Pensavo potessero fare altrettanto i guidaioli incaricati di coprire l’Abruzzo per i vari baedeker enologici. 

Ed ecco oggi, con vero piacere, la nota riguardante il vino più emblematico di questa casa vinicola che opera in provincia di Chieti, sin dal 1853, elaborando uve provenienti da tenute poste a Loreto Aprutino e Miglianico, dove ha sede la cantina. Oggetto, quasi esclusivo dell’attenzione di questa azienda, è il magnifico vitigno Montepulciano d’Abruzzo (da cui viene ottenuto anche un validissimo rosato Cerasuolo), coltivato con il tradizionale sistema definito a tendone, vinificato con una classica lunga fermentazione sulle bucce, e affinato, a differenza di una tendenza stilistica oggi molto diffusa, che vede il legno, e soprattutto i piccoli fusti di rovere francese (o barrique) protagonisti (a tal punto da modificare sostanzialmente le caratteristiche organolettiche dei vini e da balzare in primo piano), in acciaio, con una permanenza in bottiglia prima della commercializzazione. 

Il risultato di questa vera e propria scelta di campo, della volontà di consentire al Montepulciano di presentarsi fedele alle proprie caratteristiche, senza truccarsi con note di tostatura di caffè, vaniglia, e aromi di legni del Massiccio Centrale francese, è un piacevolissimo Montepulciano d’Abruzzo, denominato Divus, di cui sono attualmente disponibili in cantina le annate 1999, 2000 e 2001, ma di cui ho assaggiato, trovandola pienamente confacente al mio gusto, e dotata di un ideale rapporto qualità-prezzo (€ 6), l’annata 2000, uno di quei vini che, quando li stappi, capisci subito che fine faranno, vedranno cioè la bottiglia rapidamente vuotarsi, tale e tanta è la piacevolezza con cui il vino si fa bere.

Colore rubino violaceo carico e profondo, piuttosto denso e grasso, ma senza esagerazioni, nel bicchiere, il Divus si fa apprezzare subito per il suo bouquet aromatico fitto, caldo, cremoso, dove un fruttato ben maturo (ciliegia e prugna) si armonizza con note di pepe nero, di terra e di sottobosco, a formare un insieme ben compatto e consistente. Passati al gusto, l’equilibrio naso bocca è molto bello, ed il vino mette in mostra un frutto ben polputo e succoso, dolce ma ricco di nerbo e di carattere, una salda struttura tannica, una gradevolissima terrosità, che vanno ad assicurare un finale ampio, persistente, di piena soddisfazione. Soprattutto quando si abbini il vino ad una bella preparazione a base di carne, a primi con ragù di carne (dei bei maccheroni alla chitarra, delle lasagne, un pasticcio o dei maccheroni). Anche su salumi ben saporiti, formaggi stagionati e una bella pizza, sulla quale mi sono gustato la mia bottiglia, con grande piacere, il vino andrà sicuramente benone. C’è vita e salvezza, oltre i percorsi obbligati delle guide, e questo bel Montepulciano d’Abruzzo di Ciavolich non ne è che l’ennesima, e non ultima conferma. 

23 maggio 2003

bubwine@hotmail.com

Azienda agricola Giuseppe Ciavolich. Contrada Cerreto, 18 - 66010 Miglianico CHIETI, tel.085 4213472 fax 0871 4227050. Prezzo € 6 
E-mail: info@ciavolich.com ciavolich@inwind.it 



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