Cucina. Il nettare degli innamorati
di Maria Luisa Gualtieri

Su San Valentino si narrano varie leggende, ma poche sono le notizie certe sulla sua reale esistenza e sulla sua vita. Nonostante ciò questo santo leggendario divenne a Roma il protettore dei fidanzati e degli innamorati. Nel giorno a lui dedicato anticamente si distribuiva a Roma la dote alle ragazze povere. Gli innamorati si scambiavano originariamente bigliettini affettuosi e scherzosi, detti “valentini”, o un fiore. 

Pubblicitari e industrie hanno declassato da sentimento a costume questa festa, rendendo quasi d’obbligo il regalo costoso. E oggi San Valentino è divenuta festa del costume indotto, festa popolare laica che serve a incrementare i consumi e gli sprechi. C’è ancora però un piccolo paese della Puglia, Vico del Gargano, dove San Valentino, patrono della città, viene ricordato con feste dal sapore ingenuo e sentimentale. Dal 1618, anno in cui il Papa Paolo V nominò San Valentino, festa degli innamorati, Vico del Gargano, in un labirinto di viuzze e scalette, ponti e portici si veste a festa con degli ornamenti originali. La Chiesa Matrice, i vicoli e le piazzette, a partire dal vicolo del Bacio, stretta e pittoresca stradina simbolo dell’amore, vengono addobbati con dorate e fragranti arance. La leggenda assicura che, gustando le arance di Vico ognuno realizzerà felicemente il proprio sogno d’amore. Gli aperitivi, i dolci e i liquori sono tutti all’insegna del gusto di arance di Vico.

Noi approfittiamo per dare ai nostri lettori una ricetta facile e insolita per un liquore al profumo d’arancia: l’arancia sospesa. Occorrono un’arancia biologica matura e acquavite bianca e cointreau. Riempite del liquore scelto un vaso e appoggiate alla superficie del liquido una arancia grande, all’incirca quanto l’imboccatura del recipiente. Tenetela così sospesa per una settimana, rigirandola ogni giorno. Prima di utilizzare il liquore, sostituire l’arancia utilizzata con una fresca.

14 febbraio 2003

mlgualtieri@hotmail.com

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