I vini del Franco bevitore. La via del rosato
di Franco Ziliani 

Come ideale “dritta” per i vostri itinerari in giro per cantine, voglio proporvi di scoprire i moltissimi pregi di un genere di vini che in Italia, chissà perché, sono considerati come una sottocategoria di vini, o, nella migliore delle ipotesi, vinelli senza tante pretese: i rosati. Vi suggerisco di farlo, da antico sostenitore di questa particolare tipologia che meriterebbe maggior fortuna ed un repertorio che ne ricostruisse la presenza, dalla Valle d’Aosta alla Sicilia, concentrando l'attenzione sulla zona che, insieme al Salento pugliese dei vini base Negro amaro (il Rosa del Golfo, il Brindisi Vigna Flaminio di Vallone, il Salice Salentino Le Pozzelle di Candido), detiene il primato indiscusso dei rosati di casa nostra, il magnifico e sempre più emergente Abruzzo. Una regione, la patria di D’Annunzio, dove dal vitigno principe, il fantastico Montepulciano, base di grandi rossi morbidi e succosi, si ottengono, con una tecnica di produzione molto raffinata e bisognosa di meticolose attenzioni, una serie di Montepulciano Cerasuolo, questo il loro nome, ispirato dal particolare bellissimo colore dei vini, dalla fantastica bevibilità e dall’equilibrio senza pari.

Diversi gli assaggi che mi hanno deliziato il palato, a partire dal potente e strutturato Myosotis 2001 di Ciccio Zaccagnini, (Contrada Pozzo 65020 Bolognano PE tel. 085 8880195 fax 085 8880288, zaccagniniwines@tin.it), vinificato con pigiatura soffice delle uve, criomacerazione, pressatura sottovuoto per estrarre solo il mosto fiore, quindi posto in botti di rovere dove si è affinato per tre mesi prima della commercializzazione a partire da maggio. Un vino dotato di un naso di notevole intensità, dal fruttato maturo denso e caldo, ricco d’estratti, corposo, vinoso e persistente al gusto, anche se non privo di morbidezza e dolcezza di frutto. Un Cerasuolo potente, per chi, anche ad un rosato, chiede di avere carattere. E poi, altrettanto soddisfacente, anche se più sapido, lineare, nervoso e moderatamente alcolico, il Cerasuolo che la bella e giovane vigneronne Federica Morricone produce, con l’aiuto di un enologo princeps come Romeo Taraborrelli, nella sua tenuta di Villa Medoro, (frazione Fontanelle 64030 Atri TE tel.085 8708142 fax 8708442, www.villamedoro.it). 

I due vini che mi hanno però maggiormente deliziato, e che mi hanno confermato la grandezza dei rosati abruzzesi, sono stati il Montepulciano Cerasuolo Cerano 2001 di un’azienda che le varie guide ignorano stupidamente, l’Antica Casa vinicola Italo Pietrantonj, (via San Sebastiano, 38 - 67030 Vittorito AQ tel. e fax 0864 727102, www.vinipietrantonj.it, info@vinipietrantonj.it, € 10, 12 ), vino dal bellissimo colore rosso cerasuolo intenso, con sfumature corallo lampone, pieno d’energia, brillante e luminoso, fragrante nei profumi che richiamano una ciliegia succosa, carnosa, ancora piena di mordente, con una leggera vena di mandorla e accenni di rosa, dolce e rotondo in bocca, perfettamente sapido e bilanciato, ed il Cerasuolo 2001 di Lepore. Un vino splendido, in vendita in enoteca a meno di sette euro, prodotto da un’azienda che si propone di rispettare la migliore tradizione abruzzese e dispone di oltre 20 ettari di proprietà, più venti in affitto, di cui ben 26 a Montepulciano d’Abruzzo (più dieci a Trebbiano e quattro dedicati al vitigno autoctono Passerina, riscoperto e recuperato già nel lontano 1980), la cui intera produzione è a vini a denominazione d’origine, la Doc Colline Teramane e la Doc Controguerra (per i vini a base Passerina, alcuni dei quali fermentati in piccoli fusti di rovere). 

Anche in questo caso un Cerasuolo esemplare, che mi ha entusiasmato per il suo luminoso brillantissimo colore rosa tenue corallo tendente al cerasuolo, per il suo naso finissimo, delicato, di bella vinosità, che ricorda la ciliegia, i piccoli frutti di bosco, la rosa e la petunia, e che grazie al suo gusto ricco, sapido e minerale, alla bella consistenza del frutto e alla considerevole struttura, dolce, succosa, di magnifica morbidezza ed equilibrio nonostante estratti rilevanti, potrete abbinare, serviti freschi, sui 13-14 gradi o portati direttamente dalla cantina sulle vostre tavole, ad una vasta gamma di piatti della cucina estiva, zuppe di pesce, riso in insalata, paella, melanzane alla parmigiana, cappelle di funghi porcini alla griglia, involtini di carne ripieni di funghi, spiedini e grigliate (di carne e di pesce), insalate di pollo, focacce salate ripiene. 

31 gennaio 2003

Bubwine@hotmail.com

Azienda vitivinicola Lepore, contrada Civita 64010 Colonnella TE 
tel e fax 0861 70860, vinilepore@iol.it, € 7


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