Narrativa. I tormentati amori di Sandor Marai
di Carlo Roma


"Io sono qui per questo. Non ti chiedo molto. Semplicemente... prima che io decida qualsiasi cosa.... voglio sapere la verità. Un uomo nella mia situazione non può pretendere niente di meno. E' come se tu dessi un centesimo a un mendicante per strada. Confessa! Hai mai sognato Anna in questi anni?" Nel cuore della notte, in una casa di Budapest appartata ed immersa in un silenzio profondo, Irme Greiner si rivolge al suo compagno di classe di un tempo, Kristof Komives. Con un tono accorato ed implorante, con un atteggiamento fermo e deciso, Greiner pretende una risposta definitiva sui dubbi che lo angosciano da molti mesi. La sua vita è oramai sfumata, i suoi sogni infranti, le sue aspettative deluse e negate. Ha di fronte a sé l'unico uomo che può aiutarlo a capire e a conoscere le ragioni della sua dolorosa vicenda umana. Fino al terribile epilogo. Fino alla frattura insanabile dalla quale dipende la sua rovina.

Siamo a Budapest, dunque. Superata la metà di settembre, la tarda estate, ancora calda ed afosa, scivola verso un autunno mite. Kristof Komives siede alla sua scrivania circondato dalle tante carte e dai documenti che l'occupano quasi del tutto. E' un giudice apprezzato e rigoroso di trentotto anni. Convinto difensore dei costumi morali borghesi, legato alle regole consolidate della sua società, egli si sente perfettamente integrato nel suo contesto culturale. O, almeno, si sforza di aderirvi. Il senso del dovere e la responsabilità di mantenere inalterata la condizione privilegiata di un paese ancorato alle sue fiere tradizioni rappresentano un obiettivo irrinunciabile da perseguire con ogni mezzo. "Che cosa era mai quel "dovere" nella prassi e nella routine priva di pathos? Essere attaccati a ciò che esiste, a quelle sante tradizioni, alla dimessa semplicità di vita". Il giudice si aggrappa tenacemente ad un decoro impeccabile al quale deve un'esistenza serena, un matrimonio fortunato, una posizione più che rispettabile. Eppure, una causa di divorzio, una ordinaria sentenza da emettere in modo imparziale, turba la sua quiete e le sue certezze e lo coinvolge in prima persona. Segna la sua coscienza e risveglia i lontani ricordi di gioventù. Il dottor Irme Greiner e sua moglie, Anna Fazekas, desiderano divorziare. La donna, infatti, è accusata di aver abbandonato il tetto coniugale senza una motivazione plausibile. La loro, però, è una delle tre cause che attendono il vaglio di Komives. Chi è allora Anna Fazekas? Che rapporti ha avuto con l'uomo che ora deve separarla dal marito? Komives conosce i due.

Per un certo periodo, prima di sposarsi ed assumere l'incarico di magistrato, frequentò la giovane perdendo di vista Greiner, diventato nel frattempo medico. Invitato ad alcuni ricevimenti che all'epoca erano di moda nel suo piccolo mondo e ai quali partecipava anche la ragazza, aveva scambiato con Anna poche rapide battute. I loro sguardi si erano incrociati fugacemente senza lasciare traccia. Solo in apparenza, però. Al rientro dall'ufficio, lo attende proprio Irme Greiner. E' arrivato verso le nove della sera mentre in casa ci si prepara per la notte. La domestica, dopo qualche resistenza, lo lascia accomodare. "Devo parlarti. Di sicuro ti ricorderai di me, ero seduto dietro di te". Fino alle prime luci del mattino, i due uomini - soli con le loro emozioni e i loro tormenti - riflettono sul passato e sul presente: Greiner si guarda dentro e ripercorre la sua vita matrimoniale sino alla sua tragica conclusione, chiedendo, estenuato, con voce ferma: "Hai mai sognato Anna in questi anni?"

Sandor Marai in "Divorzio a Buda" romanzo scritto nel 1935, pochi anni prima delle "Braci", ha costruito un perfetto triangolo d'amore nel quale la negazione ed il risentimento affiorano, alternandosi, nel corso del racconto. La realtà fittizia, allestita con volontà e dedizione dai protagonisti, è compromessa dall'irrompere dei ricordi dietro ai quali si nasconde la verità di un sentimento inconfessabile. La macchina narrativa procede spedita senza mai mancare d'armonia e leggerezza, forte di una esattezza e di una lucidità espositiva di ottimo livello. Nel romanzo si respira l'atmosfera elegante e autorevole di un mondo i cui caratteri sembrano essersi persi nel tempo. Ed è questo, forse, ciò che rende l'opera di Marai un piccolo grande libro.

27 settembre 2002

crlrm72@hotmail.com

Sandor Marai, Divorzio a Buda, Adelphi, 2002, pp.200, € 14.


 
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