I vini del Franco Bevitore. 
Una tradizione che viene dalla Grecia
di Franco Ziliani


Nel panorama vitivinicolo della Campania, accanto alle zone classiche e più note come l'avellinese (patria del Greco di Tufo, del Fiano e del magnifico Taurasi), all'area del Vesuvio e dei Campi Flegrei, al beneventano e alla splendida Penisola Sorrentina, merita grande interesse, anche per le sue caratteristiche particolari che, paradossalmente, sono riconducibili alla viticoltura di montagna tipica della Valtellina e della Valle d'Aosta, per la presenza di vigneti scoscesi in forte pendenza, l'Isola d'Ischia, la più grande delle isole partenopee. Numerosi reperti archeologici ritrovati in questa perla turistica del Golfo di Napoli ne testimoniano la lunga tradizione vinicola introdotta dagli antichi Greci e la peculiarità di una produzione che, grazie alla presenza di una serie di validissimi vitigni autoctoni, Biancolella, Forestera, San Lunardo e Uva Rilla a bacca bianca, e Guarnaccia, Cannamelu ed il Piedirosso (o Per' 'e Palummo) a bacca rossa, e la particolare natura dei terreni, riesce ad avere un accento del tutto particolare.

L'azienda leader incontrastata della viticoltura ischitana è, da oltre un secolo, (fu fondata difatti nel 1888), Casa D'Ambra, che oltre a disporre di cinque ettari di proprietà in zone vocate acquista ogni anno dai moltissimi viticoltori isolani gran parte della produzione proveniente da vigneti coltivati in condizioni d'estrema frammentazione delle superfici. Questo ruolo benemerito per la viticoltura dell'isola esercitato da Casa D'Ambra, stranamente non viene riconosciuto dalle varie guide, che prodighe di giudizi iperbolici, bicchieri, grappoli, soli, per cantine campane molto marketing e public relations oriented, (ogni riferimento ad un'azienda di Sorbo Serpico non è casuale…), specialiste nello sfoderare vini terribilmente uguali tra loro, noiosi e imbevibili, riservano a questo produttore benemerito, che lavora in particolari e difficili condizioni orografiche, giudizi ingiustamente tiepidi. Tre grappoli massimo da Duemilavini A.I.S., due bicchieri dai gamberisti chiocciuliti, 86/100 da Veronelli, 14,5/20 da Masnaghetti/Espresso. Del teorico del "vino frutto" inutile parlare, visto che in Campania notoriamente stravede solo per Campanari, Patrimi, Privilegi e Idem…con patate.

Ai lettori di questa rubrica tutto questo scarso entusiasmo non deve fare impressione. La gamma dei vini di Casa D'Ambra è non solo ampia, ma qualificata, e comprende anche buoni rossi, come l'Ischia Rosso, annata, Per' e Palummo e la riserva Mario D'Ambra (cuvée di Guarnaccia e Per' 'e Palummo, vini particolarmente adatti a piatti come il tipico coniglio all'ischitana, a grigliate, primi piatti con ragù di carne, ma sono i bianchi a rappresentare, tradizionalmente, il top. Vini come l'Ischia bianco, oppure l'Ischia Biancolella ed Ischia Forastera (che vedono i due vitigni presenti ognuno con una percentuale dell'85%), che si esaltano sulla cucina marinara, su crostacei e frutti di mare, su primi con verdure e pesce. Il vero gioiello è però l'Ischia Biancolella Tenuta Frassitelli, prodotto da uve Biancolella 100%, provenienti dall'omonimo vigneto di quattro ettari posto a 600 metri d'altezza, posto su terrazze con muretti a secco localmente chiamati parracine e raggiungibili con un trenino a cremagliera.

Del Biancolella, come varietà autoctona campana, non sappiamo moltissimo, se non che, diffuso in provincia di Napoli, (entra difatti nella composizione delle Doc Campi Flegrei, Capri, Costa d'Amalfi, Penisola Sorrentina), ha trovato la sua massima espressione proprio ad Ischia, dove già nell'Ottocento veniva segnalato e censito da studiosi quali Frojo, Di Rovasenda e Guyot. Ambientamento non casuale, considerato che il vitigno predilige i terreni sciolti, di scarsa fertilità, meglio se d'origine vulcanica, che ad Ischia non mancano di certo. Il Frassitelli, orgoglio d'Andrea D'Ambra, unico proprietario dell'azienda dal 2000 e sensibile tecnico ed enologo, è prodotto in circa 50 mila esemplari e si ottiene da una vinificazione classica in acciaio, ma avendo cura di mantenere il mosto a contatto con i lieviti dopo la fermentazione sullo stile borgognone, per rendere il vino più corposo e ricco. Il risultato, come testimonia anche l'annata 2001 del Frassitelli, è eccellente e inserisce il vino nel Gotha dei migliori bianchi campani. Il primo impatto è magnifico, grazie al colore paglierino dorato brillante, vivacissimo e traslucido, agli aromi di superiore eleganza e finezza, fitti, incisivi, nei quali accanto ad uno spiccato elemento floreale, emergono accenni di nocciola, d'agrumi e macchia mediterranea e note minerali. La bocca è altrettanto bella, ricca, piena, di sorprendente lunghezza e consistenza, grazie ad un frutto succoso che chiude, in una cornice di gran nerbo, vivacità e sapidità, su una vena amarognola, che ricorda la mandorla e rende inconfondibile, e piacevolissimo, il Frassitelli. Provatelo in abbinamento ad un'orata, uno scorfano, una gallinella di mare, nella tipica preparazione detta "all'acqua pazza", con pomodorini "a piennolo", aglio, prezzemolo e un pizzico di peperoncino, o a veraci polpi affogati: sarà veramente "nu babà".

13 settembre 2002

Bubwine@hotmail.com

D'Ambra Vini d'Ischia, via D'Ambra 16 - Panza di Forio d'Ischia (NA), tel. 081 907210 907246 fax 081 908190. € 10. Info@dambravini.com



 
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