Contrordine compagne: mollate le redini
di Barbara Mennitti


Lunedì 9 settembre è arrivato anche nelle librerie del nostro paese, pubblicato da Salani, "Mollare le redini" (The surrendered wife) di Laura Doyle, il manuale del post femminismo che ha conquistato gli Stati Uniti ed ora, tradotto in 13 lingue, insegnerà finalmente anche alle donne al di qua dell'oceano la sottile arte di arrendersi. Già, proprio così, finito il periodo delle rivendicazioni femminili, delle lotte senza quartiere per chi deve lavare i piatti, della ricerca della parità nella coppia. Perché, dopo aver constatato che il 50 per cento dei matrimoni americani finiscono in divorzio e il 25 per cento di quelli che sopravvivono sono comunque infelici, la signora Doyle, esperienza alla mano, ha scoperto il problema e la soluzione: le mogli di oggi pretendono troppo e vogliono mantenere a tutti i costi il controllo della situazione, ottenendo come risultato di frustrare e allontanare i loro mariti. E se per caso state arricciando il naso, sappiate che il libro ha ricevuto il benestare del più grande guru del self help, John Gray, autore del famoso "Men are from Mars, Women are from Venus", consultato con fede incrollabile dalle donne sparse nei cinque continenti.

Arrendersi, dunque. Dopo un breve excursus nella psicologia infantile-adolescenziale, in cui l'autrice riconduce il bisogno di controllo femminile a svariati traumi, quali la morte di un genitore o la frustrante mancanza di adeguate calzature ginniche in età scolare (sic), il libro diventa subito quello che è: non un testo politico, sociologico o filosofico, ma un utile manuale per la sopravvivenza dei voti nuziali. Vostro marito sbaglia strada per la venticinquesima volta e vi accorgete che state girando in tondo? Non dite niente, per carità e soprattutto non fategli capire che voi sapete la strada. Piuttosto, sorridete amorevolmente. Vostro marito non si cambia la biancheria intima da una settimana? Turatevi il naso e sorridete amorevolmente. Vostro marito vegeta davanti alla televisione, lattina di birra in mano, sette sere su sette? Portategli un sacchetto di patatine e, indovinate un po', sorridetegli amorevolmente. Avete sposato un cretino: arrendetevi all'evidenza! E sorridete.

La signora Doyle parte infatti dalla ferrea convinzione che ogni matrimonio meriti di essere salvato, eccezione fatta per tre casi: mariti violenti, alcolisti, tossicodipendenti o cronicamente infedeli. Per tutti gli altri inconvenienti, potete fare ricorso al manuale della Doyle e, all'occorrenza, al sito internet www.surrenderedwife.com, dove troverete, fra l'altro, il test per scoprire se siete una donna che ha bisogno di arrendersi e una sezione dedicata alla surrendered single. In attesa di poter diventare orgogliosamente una surrendered wife.

Resta un po' di amaro per un tema, quello del difficile equilibrio della coppia in questo periodo di ridefinizione dei ruoli, trattato con la rassegnazione delle nonne. Bisogna ammettere, però, che le donne almeno ci provano. La sorella dell'autrice, Hannah Childs, citata nell'introdzione, distilla: "Un matrimonio è come una danza in una sala da ballo, uno deve guidare e l'altro deve seguire". Come si dice in questi casi, la saggezza dev'essere una dote di famiglia.

13 settembre 2002

bamennitti@ideazione.com


 
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