Calcio… che passione! Un filosofo nel
pallone
di Vittorio Mathieu
Brani di telecronaca. La squadra rivelazione del Settebagni sta
giocando un’amichevole contro una selezione del Resto del mondo.
Arbitro Montagna, riconoscibile dalla zazzera che gli scende fin
sulle spalle.
“Il Settebagni sta conducendo per 1 a 1 dal 64’ del primo tempo, e
cerca di rimontare lo svantaggio, per altro non meritato. Rimessa
in gioco con le mani del danese Nielsen con la maglia numero 75.
La palla è a O’Hara, che la perde ad opera di Giovanni Esposito.
Di prima, a Carlo Esposito; Carlo Esposito a Giuseppe Esposito,
che cambia tutto, sulla destra a Cacciapuoti. Numero! Il
centrocampista riceve la palla sulla schiena e si gira inviperito.
Il Resto del mondo si muove compatto, anche senza la palla (come
raccomandato da Kofi Annhan prima della partenza). Forse si
muoverebbe anche con la palla se riuscisse a recuperarla,
Cacciapuoti costringe a un fallo di reazione al limite dell’area
Blumenthal, strozzandolo. Pubblicità per noi”.
“Sentiamo dalla tribuna Arrigo Sacchi che consiglia al Resto del
mondo di non lasciare spazio agli avversari e di mandare il
pallone nella loro rete. Siamo al 120’. Ricordiamo che sulla
panchina del Settebagni siede Nando Della Pace, essendo stato
espulso il titolare al termine del primo tempo, per proteste
contro il quarto uomo, quando questi ha concesso mezz’ora di
recupero. Il Settebagni continua a compensare con la maggiore
velocità il vantaggio che il Resto del mondo ha nel gioco di
testa, grazie a M’Bua, della nazionale Hutu, che essendo molto
basso, colpisce agevolmente con la testa gli avversari al ventre.
Sostituzione nelle file del Resto del mondo. Entra in campo per
riposarsi il giapponese Nakura, che si stava scaldando fin dal 56’
del primo tempo e ha continuato a scaldarsi anche durante
l’intervallo, avendolo il Mister dimenticato. Esce Mathusalem, che
a 36 anni è ancora il capitano della Under 21 della Repubblica
Ceca.”.
“… Contropiede del Resto del mondo. Brivido! Tagliagambe esce
fuori tempo, pallonetto insidioso, ma Juan Carlos non riesce a
inquadrare lo specchio dello stadio e la palla esce poco al di
sopra della curva sud. Rimessa in gioco di Tagliagambe che
verticalizza, facendo spiovere la palla direttamente nelle braccia
dell’altro portiere, Manescu. Manescu rimanda a Tagliagambe,
ostacolato invano da Babington. Nessuno delle due squadre riesce a
intercettare il pallone che continua a passare da un portiere
all’altro. Entrambe le squadre sembrano accontentarsi del
risultato. Si siedono cortissime (75 cm.) l’una di fronte
all’altra, cantando inni nazionali e canzoni di montagna.
L’arbitro inverte di continuo la corsa, su e giù, ma si accorge di
un errore: entrambe le squadre si sono sedute nella metà campo
avversaria. Montagna ordina 11 offside per parte. Ventidue palloni
in campo, “tutto regolare”, dice l’arbitro, si continua. Un
guardalinee invade il campo e interrompe il gioco. Pubblicità per
noi”.
“Il guardialinee ha fatto notare che i due portieri non erano in
fuori gioco, e che, quindi, si devono battere solo 10 offside per
parte. Montagna ordina un calcio di punizione contro il
guardialinee. Punizione già battuta. Il guardialinee è portato in
barella negli spogliatoi. Si accentua così la superiorità numerica
del Resto del mondo (13 contro 11) perché, oltre all’arbitro,
anche l’altro guardialinee fa pensare di essere dalla parte del
Resto del mondo. Ci guardiamo però da qualsiasi insinuazione e
rimandiamo alla moviola nel dopo partita”.
24 maggio 2002 |