Narrativa. La calma interiore della Holding
di Carlo Roma


Lucia Holley è una donna sola. Sola e fiera con la responsabilità di una famiglia da sostenere e proteggere. Risiede in una delle tante cittadine i cui confini lambiscono la sterminata e brulicante New York. Gli Stati Uniti sono impegnati nel conflitto mondiale. Suo marito, il comandante Tom Holley, è lontano da casa da più di tre anni. Trasferito da qualche parte sul Pacifico, la sua presenza è oramai flebile e sfumata. Ogni sera Lucia si aggrappa, con speranza, passione e volontà, al suo ricordo. Racconta nelle lettere che scrive nell’intimità della sua camera da letto di un piccolo mondo fittizio: a Tom tutto deve apparire placido e gioioso nonostante la penuria e il pesante disagio provocato dalla guerra. Lucia desidera che i suoi figli, l’assennato David e la tenera e orgogliosa Bee, crescano sereni, forti del suo immancabile sostegno. Senza il padre, ma con un nonno ben capace di sostituirlo, i due ragazzi dimostrano maturità e sensibilità. Lucia, però, ha paura. Avverte un sottile e strisciante pericolo per sé e per i suoi cari. Teme di non essere in grado di fronteggiare le insidie che, via via, si tendono e la colpiscono. Ha l’impressione che David e Bee siano in pericolo, che l’atmosfera pacata e tranquilla della loro vita possa rompersi ed inghiottirli. Lucia non si sbaglia. Le sue sensazioni si traducono, infatti, in una realtà triste e amara.

“Lucia, carissima, mi domando se sei al corrente che la tua preziosa bambina si fa vedere in giro con un tipo alquanto losco. Li ho visti due volte insieme al bar di Marino, e oggi li ho visti che entravano in un posto di Madison Avenue” sostiene al telefono sua cugina Vera. La comunità sa e mormora che Bee frequenta un uomo adulto, di età indefinita, dall’aspetto incerto e dalla dubbia moralità. Un estraneo che offre a Bee la possibilità di spezzare la monotonia esasperante nella quale è ingabbiata. Ted Derby per la giovane ed indifesa Bee, rappresenta un rischio da annullare quanto prima, senza esitazione. Quando Lucia lo incontra in uno squallido albergo del centro di New York, si trova di fronte un uomo “biondo, esile, con un sorriso ironico” pronto a difendere a spada tratta l’amicizia con la ragazza. Continua a frequentare casa Holley incurante del divieto impostogli dalla tenace Lucia. E’ il nonno, con una energia sorprendente, a sradicare definitivamente l’erba cattiva. Una sera, l’ultima per Ted, nella adiacente rimessa, si consuma un confronto fra i due uomini. Si tratta, almeno in apparenza, solo di uno scambio di battute, “quattro parole” e niente altro. Sta di fatto che Ted Derby non insidierà più, con la sua presenza sgradevole ed equivoca, la diciassettenne Bee. La famiglia Holley, però, non è ancora al riparo dai pericoli. Due amici di vecchia data di Ted, Nagle e il robusto ed imponente Donnely, ne lamentano la scomparsa. Si presentano da Lucia e la ricattano. “Dovrebbero interessarle queste lettere” - dichiara Donnely -“Che lettere? Le lettere che sua figlia ha scritto a Ted Derby. Costano cinquemila dollari. In contanti”. Lucia sembra arrancare, è persa, ma non perde il controllo della situazione e reagisce con fierezza e coraggio. Donnely, in fondo mite e di buon cuore, è sorpreso dalla bellezza e dall’orgoglio della donna. In piena autonomia, spinto dal desiderio di aiutarla e di proteggerla, si metterà in gioco, ravvedendosi, fino alle estreme conseguenze.

“Una barriera di vuoto” (1955) di Elisabeth Sanxay Holding è davvero un preziosismo letterario. Teso ed incisivo nello svolgimento della trama, il libro offre uno spaccato molto nitido della società americana, borghese e perbenista, degli anni oscuri della guerra. La Holding, in punta di penna e con rapide pennellate, dipinge la personalità complessa e contraddittoria dei due protagonisti principali, Lucia Holley e Martin Donnelly, e ne ricostruisce il profondo ed intenso legame che, via via, li unisce. Raymond Chandler, in una lettera del 1950, esprime un giudizio assai lusinghiero ritenendo che la Holding “ non eccede e non irrita mai, crea, personaggi straordinari e possiede una specie di calma interiore che trovo affascinante”. E’ difficile dargli torto.

15 febbraio 2002

crlrm72@hotmail.com

Elisabeth Sanxay Holding, Una barriera di vuoto, Sellerio editore, Palermo, pp. 284, € 9.30.
 

 

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