Poesia. Quel luogo in cui siamo già stati
di Paolo Terenzi


George Steiner, nella sua autobiografia intellettuale “Errata. Una vita sotto esame” (Garzanti, Mi-lano 1998, euro 16.53), sostiene che “l’arte e la poesia danno sempre agli universali una colloca-zione spaziale e un nome. Hanno reso il particolare, persino l’infimo, inviolabile”. Questa affer-mazione di Steiner è forse la migliore introduzione alla lettura del volume “Il pensiero dominan-te. Una antolologia della poesia italiana (1970-2000)”, pubblicata da Garzanti e curata da Franco Loi e Davide Rondoni. In questa raccolta è possibile incontrare più di cento poeti contemporanei (per ognuno dei quali è proposta anche una scheda bio-bibliografica): ci sono nomi familiari an-che ai non addetti ai lavori, come Montale, Caproni, Luzi, Sereni, Zanzotto, ma anche giovani au-tori che si sono da poco segnalati per le loro poesie.

Si diceva degli addetti ai lavori. Ebbene, questa antologia non è uno di quegli abiti cuciti su misu-ra per i critici letterari. Dalla introduzione (e dai criteri di scelta adottati, che privilegiano le poe-sie più dei nomi di grido o delle “scuole”), appare infatti chiaramente che, per Loi e Rondoni, quando si parla di poesia ognuno di noi può essere un “addetto ai lavori”. Il problema è che, fin dai banchi di scuola, la poesia è di solito presentata non come una esprienza, un ascolto, un in-contro, ma come il racconto di un’esperienza congelato in un libro. Si legge invece nella introdu-zione che “l’ambito dell’evento della poesia non è la letteratura, ma l’esperienza umana di cia-scuno”.

Avendo preso forma da una materia come questa, l’antologia non poteva non suscitare dibattiti e prese di posizione. Scompaginare schemi ormai consolidati, dare “troppo” spazio ad alcuni e dar-ne “troppo poco” ad altri, non rispettare certi canoni del cerimoniale della Repubblica delle lette-re, è stato come gettare un sasso nello stagno. Questo lavoro ha costretto tutti a rimettersi in di-scussione, ed è stato un’occasione preziosa, anche per tanti (stando alle vendite) non addetti ai la-vori, di avvicinarsi senza “timore” ad un libro di poesie. Leggendo questa antologia può capitare così di approdare in una terra incognita e di scoprire allo stesso tempo, con stupore, che “l’ultimo luogo che visiteremo ci sembrerà di averlo già veduto, qui ci siamo già stati”.

1 febbraio 2002

p.terenzi@freefast.it

“Il pensiero dominante. Poesia italiana 1970-2000”, antologia a cura di Franco Loi e Davide Rondoni, Garzanti, Milano 2001, pp. 442, euro 18,08.

 

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