Cucina. Cocktail, che passione!
di Maria Luisa Gualtieri


Il bere miscelato è stato da sempre un'esaltante esperienza introdotta nella "vecchia e romantica" Europa dagli americani. Gli esperti, che non sono beoni ma uomini dotati di eccezionale gusto, hanno suddiviso i cocktail in tre grandi categorie: predinner, o aperitivo, stimolante e gradevole, prima di andare in tavola; afterdinner, digestivo, per concludere piacevolmente un pasto; ed infine long drink, miscela dissetante e analcolica che, con l'aggiunta più o meno decisiva, di uno o più distillati, può rivelarsi gradevole in qualsiasi ora del giorno. Chi, almeno una volta nella vita, non ha desiderato sedersi al bar di un affascinante albergo e sorseggiare un raffinato drink alla maniera di Conrad? Ebbene, oggi vi proponiamo alcune di queste fresche bevande contro la sete. Ricette classiche e no, tutte di simpatica piacevolezza. 

I predinner più classici sono: il Bellini e il Buck's Fizz, meglio conosciuto come Mimosa. Il primo si prepara versando in un bicchiere flûte 40 cl. di succo di pesca e colmando poi con spumante brut fresco (o champagne). Il secondo versando in un bicchiere flûte quattro decimi di succo d'arancia e sei decimi di champagne o spumante brute. Aperitivi mitici del mitico Harry's Bar, nel prestigioso Hotel Cipriani di Venezia, godono da sempre il gradimento degli intenditori. Sono a base di spumante, quindi a basso tenore alcolico, aiutano a bruciare più rapidamente i lipidi in eccesso. Le bollicine, poi, che vanno e vengono misteriosamente nel flûte, infondono allegria. Altro cocktail di inizio può essere il Sakè Martini: nello shaker si versano tre quarti di Martini, un quarto di sakè e ghiaccio. Anche questo predispone piacevolmente alla buona tavola e alla buona compagnia.

Come afterdinner suggerirei l'Axunta: si prepara con quattro banane e mezzo litro di latte, frullati, versati in una caraffa cui si aggiunge mezzo litro di yogurt e un quarto di panna liquida. Si serve freddo. Un long drink? Serve una bottiglia di apricot, quattrocento grammi di succo di pompelmo o limone, più zucchero, un albume fresco e quattro cinque cubetti di ghiaccio. Si versa tutto nel bicchierone e si frulla per qualche minuto. Si serve freddo. E per chi rifiuta l'alcool? Ecco due drink salutari. Il primo "Sogno di una notte di mezza estate" si prepara con 1,5 dl. di succo d'uva e un quinto di acqua gassata. Si mescola e si serve con un grappolino d'uva. Il secondo "Samba con Mamba", si prepara con mezzo melone piccolo, una pera matura, dieci chicchi di uva bianca, due kiwi, due cucchiai di succo di limone, Si dividono tutti i frutti a metà. Si usano alcune fettine di kiwi per guarnire, si estrae tutto il succo con uno spremi agrumi a pressione. Si aggiunge a piacere acqua gassata.

6 luglio 2001

mlgualtieri@hotmail.com


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