Cucina. La pesca, il dolce frutto dell’estate
di Maria Luisa Gualtieri


E’ questo il periodo dell’anno per fare quattro passi tra le bancarelle dei mercatini e passare in rassegna tutti i tipi di frutta che la stagione offre con dovizia di colori e profumi. Tra tutti, la pesca è una specie di regina della frutticoltura italiana, presente sui mercati ancor prima della fine della primavera, raggiunge l’optimum in piena estate, con frutti dalla polpa dolce, succosa e dai vividi colori. Verso la prima metà di giugno giunge a maturazione la cosiddetta Fior di maggio, dal frutto grosso, buccia di un bel colore rosso intenso, polpa bianca. La pesca di S. Anna, dal frutto voluminoso, rosso violaceo, molto aromatico, appare, invece, a luglio. La pesca gialla, detta anche di Verona, ha frutto grosso, giallo con screziature rosse, polpa gialla profumatissima, ed ha una produzione che va fino ad oltre settembre.

Con i noccioli di questa pesca, alcool puro e zucchero si può preparare un delicatissimo rosolio: il liquore persichetto. La preparazione è quanto mai semplice: man mano che in casa si consumano delle pesche, mettete i noccioli interi, con appena un velo di polpa rimasta attaccata, in un grosso barattolo di vetro e teneteli sempre coperti con alcool puro. Quando il vaso sarà ricolmo, conservartelo al buio. Passati 40 giorni, filtrate e pesate l’alcool. Preparate ora uno sciroppo con tanta acqua quanto il peso dell’alcool, unita ad altrettanto zucchero, e fate bollire lo sciroppo per uno o due minuti. Quando sarà completamente freddo, unite l’alcool, imbottigliate e lasciate invecchiare.

Dal punto di vista nutrizionale, nella varietà di pesche gialle, è notevole la quota di beta-carotene, ma tutte le pesche hanno un buon contenuto di potassio e di fibra solubile. Sono molto digeribili e leggermente lassative. L’apporto in calorie della pesca è pari, se non superiore, a quello dei migliori frutti. Per questo alla pesca è assegnato un ruolo importante nella fisiologia del bambino, che dal succo di essa può trarre agevolmente il suo fabbisogno giornaliero di elementi indispensabili al suo sviluppo. E per stimolare nei bambini il suo consumo, potrete usare un po’ di fantasia e preparare loro la “persicata” (in veneto”persegata”), che si prepara spellando e passando al setaccio la polpa di pesca, facendola poi cuocere nel mosto cotto o mescolata a qualche cucchiaiata di miele e zucchero di canna, e facendola, infine, rassodare in stampi a forma di frutta, pesci o altre figurine.

29 giugno 2001

mlgualtieri@hotmail.com








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