Il Comitato centrale dei misteri
di Carlo Roma


Il segretario dei comunisti spagnoli, Fernando Garrido, atteso a lungo dalla direzione del suo partito, avanza nei corridoi della sede centrale, a Madrid, con un passo cadenzato e sicuro. L'uomo copre il tragitto che separa l'atrio dalla sala della riunione con un incedere regolare e calmo, come se recitasse una parte giā ben definita. Di tanto in tanto, con un tono solenne, si ferma a salutare amici e collaboratori. E' alto, robusto, ben impostato. D'improvviso, non appena Garrido si accomoda al suo posto, l'illuminazione viene meno. Dopo qualche ora un annuncio di morte, diffuso dalla radio nazionale, attraversa la Spagna risvegliatasi da pochi anni dalla dittatura franchista: Garrido č stato ucciso, in circostanze ignote e misteriose, proprio durante la riunione del Comitato centrale del suo partito. L'indignazione e la paura galoppante per un evento improvviso e socialmente destabilizzante si propaga, con la rapiditā di un tam tam incessante, in tutto il paese. Il governo, allarmato da una possibile spirale di violenza e sangue, predispone accurate indagini sotto la direzione del commissario Fonseca. Santos Pacheco, tuttavia, in rappresentanza del partito, incarica un acuto e pittoresco investigatore privato di svolgere un'inchiesta precisa e risolutiva. Pepe Carvalho, un vecchio militante comunista di Barcellona, č chiamato a ristabilire la veritā.

Pepe, lasciati irrisolti alcuni casi meno complessi in corso a Barcellona, si trasferisce dunque nella capitale. L'atmosfera č inquieta e incerta. Le Cortes, sede del Parlamento, sono presidiate dalla forza pubblica mentre il popolo di Madrid, affranto e indignato, assiste incredulo al funerale di Garrido. Il detective viene affiancato, fin da subito, dalla giovane Carmela e pedinato da alcuni funzionari del partito. Per quale motivo Garrido, esponente di spicco del partito dal lontano 1934, č stato barbaramente pugnalato? Come mai la sua autorevolezza č stata oltraggiata di fronte a un nutrito gruppo di dirigenti? E' in atto un pericoloso complotto contro la classe operaia oppure siamo in presenza di un vile e inammissibile tradimento di un militante ribelle e temerario? Riuscirā Pepe, incapace di resistere ai sapori piccanti della cucina madrilena e al fascino funesto e diabolico di una donna incantevole, a gettare un fascio di luce lā dove tutto sembra essere circondato da segreti impenetrabili?

Attestandosi sulla scia del romanzo giallo, Manuel Vazquez Montalban in Assassinio al Comitato centrale pubblicato per la prima volta nel 1981, costruisce un intreccio poliziesco ben dosato nel quale si sintetizzano gli umori, le ansie e la tenace volontā di riscatto della societā spagnola. Pepe Carvalho, irascibile, cinico eppure dotato di una ferrea determinazione, si muove entro le mura di una cittā in bilico fra un passato da dimenticare e un futuro incerto. Un futuro che, considerati i risultati di progresso civile ed economico sotto gli occhi di tutti, si continua a realizzare pienamente nel nostro presente sotto governi di diverso colore politico.

20 marzo 2001

crlrm72@hotmail.com

Manuel Vazquez Montalban, Assassinio al Comitato centrale, Sellerio editore, Palermo, 1991, 287 pagine, lire 10.000.


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